Data: 14/10/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Green pass, linee guida P.A.: chi è soggetto all'obbligo

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C'è l'ufficialità sui dpcm per il green pass appena pubblicati in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 14 ottobre 2021. In primis le linee guida riguardano il personale della PA, e sono relative all'obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde COVID-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal prossimo 15 ottobre. L'altro dpcm riguarda le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo.

Il provvedimento ha la firma del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e del Ministro della Salute, Roberto Speranza. Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all'obbligo i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all'interno degli uffici posta d'ufficio o privata. Restano esclusi gli utenti. I soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde potranno utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

Green pass, linee guida P.A.: assenza ingiustificata

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Il decreto chiarisce poi che i soggetti non muniti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l'assenza della certificazione verde comporta il licenziamento.

Green pass, linee guida P.A.: i controlli

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Sarà il datore di lavoro a dover controllare sul possesso del green pass. Potrà comunque delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale. Lo stesso datore di lavoro ha facoltà di stabilire le modalità attuative. Il controllo potrà avvenire all'accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale.

Per le verifiche, sarà possibile usare l'applicazione gratuita Verifica C-19. Inoltre, saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università.

Le pubbliche amministrazione, per non concentrare un numero eccessivo di personale sulle mansioni di verifica della certificazione verde, dovranno provvedere ad ampliare le fasce di ingresso e di uscita dalle sedi di lavoro del personale alle proprie dipendenze.

Sarà quindi consentito il raggiungimento delle sedi di lavoro stesse e l'inizio dell'attività lavorativa in un più ampio arco temporale.

Green pass, verifica del possesso in ambito lavorativo

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Un altro dpcm riguarda le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo. La firma del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivata su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e del Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao. Il provvedimento servirà a fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.

Il dpcm chiarisce i modi in cui le verifiche potranno avvenire, in sintesi:

- integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;

- per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell'economia e delle finanze, l'interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;

- per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l'interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;

- per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi operativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.

I soggetti che, per comprovati motivi di salute, non possono effettuare il vaccino contro il COVID-19, dovranno esibire un certificato contenente l'apposito "QR code" in corso di predisposizione. Nelle more del rilascio del relativo applicativo, il personale esente – previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al medico competente dell'amministrazione di appartenenza – non potrà essere soggetto ad alcun controllo. Questi ed altri chiarimenti su situazioni particolari sono forniti dal Governo nelle nuove faq.


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