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Data: 15/10/2021 11:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate
La circolare del Ministero sulle modalità di verifica del Green pass[Torna su]
Il decreto 127/2021 ha introdotto l'obbligo per i pubblici dipendenti di accedere ai luoghi di lavoro muniti della certificazione verde COVID-19 (cd. Green pass) e l'obbligo di esibirla su richiesta. Ha poi introdotto l'art. 9 sexies nel decreto n. 52/2021, prevedendo anche per i magistrati l'obbligo di accedere al posto di lavoro muniti di Green pass. Dal 15 ottobre anche i tribunali saranno quindi tenuti a rispettare gli obblighi dettati in materia. A fornire tutte le indicazion è la circolare n. 209381 del Ministero della Giustizia del 13 ottobre 2021 (sotto allegata), avente ad oggetto le "modalità di verifica delle certificazioni verdi COVID-19 negli uffici giudiziari." Il Green pass per il personale amministrativo[Torna su]
La circolare ricorda l'obbligo del possesso e della esibizione del Green pass come condizione per accedere e svolgere la propria attività lavorativa per i seguenti soggetti:
Ai capi degli uffici, in accordo con i dirigenti, il compito di far rispettare le regole, definire le modalità dei controlli (che possono avvenire anche a campione) e individuare i soggetti tenuti ad eseguirli. I soggetti che fanno parte del personale amministrativo giudiziario che comunicano di essere privi della certificazione verde sono considerati assenti ingiustificati (senza retribuzione o altro compenso) fino a quando non presentano la certificazione. Prevista poi, per coloro che accedono ai luoghi di lavoro senza certificazione, l'applicazione aggiuntiva:
Obblighi per il personale della magistratura[Torna su]
L'accesso agli uffici giudiziari da parte del personale di magistratura in violazione delle disposizioni in materia di certificazioni COVID-19, costituisce illecito disciplinare, con applicazione di una sanzione non inferiore alla censura a cui si aggiunge una sanzione amministrativa di competenza del Prefetto. Se i magistrati non possono accedere al luogo di lavoro a causa della carenza o della mancata esibizione della certificazione, sono considerati assenti ingiustificati non retribuiti, anche se con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Il responsabile del rispetto delle regole per i magistrati è Procuratore generale presso la Corte d'appello. Su delega il Dirigente amministrativo dei singoli uffici e in caso di vacanza il personale amministrativo della terza area. Il controllo a campione sui magistrati deve essere praticato con una certa flessibilità tenendo conto della funzione e dell'assenza dell'obbligo di presenza in ufficio, fatti salvi gli impegni di udienza o quelli che richiedono la sua presenza. I controlli non possono mettere a repentaglio e pregiudicare l'attività giudiziaria a cui sono preposti i magistrati e nei loro confronti è preferibile effettuare controlli nel pomeriggio. Regole particolari di controllo per i magistrati onorari e per quelli collocati fuori dal ruolo organico. Modalità di verifica e controllo a campione[Torna su]
Le modalità di controllo per magistrati e personale amministrativo possono essere pressoché identiche. Per i controlli al momento dell'accesso la circolare incoraggia i vertici a individuare forme di collaborazione per rendere uniforme l'ingresso nell'intero edificio anche da parte di coloro che non fanno parte del personale. Per eseguire i controlli verranno gradualmente previsti i seguenti sistemi:
I controlli dovranno essere svolti preferibilmente al momento dell'ingresso negli edifici, se però l'organizzazione non lo consente sono ammessi anche controlli a campione giornalieri nella sede di lavoro sul 20% del personale in servizio, con controllo del certificato cartaceo o digitale. Per effettuare il controllo campione i soggetti competenti individuano gli incaricati a cui conferiscono delega formale. Leggi anche Green pass, linee guida e decreti del governo per PA e privati |
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