Data: 18/10/2021 11:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Bonus restauro 2021, di cosa si tratta

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In dirittura d'arrivo il decreto con le modalit� di accesso al nuovo bonus restauro. In particolare si tratta di un credito d'imposta al 50% per immobili di interesse storico e artistico. Riguarda le spese sostenute nel corso del 2021 e 2022 (attestate da un professionista), fino al limite massimo di 100mila euro per immobile, anche per interventi connessi (ad esempio, per impianti o rimozione di barriere architettoniche). L'obiettivo � quello di agevolare gli interventi di restauro e conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico. Il bonus restauro prevede un credito d'imposta finanziato con 2 milioni di euro fino al 2022, di cui 1 milione per il 2021 e 1 milione per il 2022.

Bonus restauro 2021, i beneficiari

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Il fondo � istituito con la legge di conversione al Decreto Sostegni Bis e fa parte di una serie di novit� introdotte dal provvedimento normativo. Potranno beneficiarne le persone fisiche che detengono, al di fuori dell'esercizio di impresa, gli immobili di interesse storico e artistico, tutelati ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004). Ad esse sar� riconosciuto un credito di imposta per le spese sostenute nel 2021 e nel 2022 per la manutenzione, la protezione ed il restauro di tali immobili.

Bonus restauro 2021, interventi ammessi

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Il Fondo riguarda gli interventi di restauro e conservativi sugli immobili di interesse storico e artistico. Nello specifico, il Codice dei beni culturali e del paesaggio, intende per restauro l'intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all'integrit� materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali. Nel caso di beni immobili situati nelle zone dichiarate a rischio sismico in base alla normativa vigente, il restauro comprende l'intervento di miglioramento strutturale, ovvero quegli interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, senza necessariamente raggiungere i livelli di sicurezza.

Cessione del credito e cumulabilit�

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Si ricorda che il nuovo bonus non � cumulabile con altri contributi o finanziamenti pubblici, non � cumulabile con la detrazione al 22% per le spese di manutenzione, protezione o restauro obbligatorio di cui all'art. 15, comma 1 lettera g del Tuir. Potr� essere erogato fino ad esaurimento delle risorse. Il credito di imposta � riconosciuto nella misura massima del 50%, per un importo massimo di 100mila euro, ed � utilizzabile in compensazione. Nel Sostegni Bis si legge che il credito d'imposta spetta a condizione che l'immobile non sia utilizzato nell'esercizio di impresa.

A differenza del bonus ristrutturazioni, il bonus 50 restauro consiste in una detrazione fiscale da ripartire in 10 anni. Per chi pu� utilizzare tale credito in compensazione potrebbe quindi risultare pi� conveniente questo bonus rispetto al bonus ristrutturazioni. Attenzione, non vanno confusi i due bonus. Qui spieghiamo bene come funziona il bonus ristrutturazione che consiste in una detrazione Irpef del 50% per i lavori edili effettuati in casa. Essendo un credito d'imposta potr� essere detratto in compensazione nel Modello F24 oppure della cessione a soggetti terzi, inclusi la stessa impresa che esegue i lavori e inclusi istituti di credito e finanziari.


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