Data: 24/11/2021 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Magistrati onorari, l'incontro con la ministra Cartabia

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Si cercano risposte da dare ai magistrati onorari. Le preoccupazioni erano nate dal fatto che sostanzialmente nel Ddl bilancio non c'erano i fondi per dare risposte che si aspettano da anni. Lo spiraglio inatteso arriva invece dopo l'incontro di ieri tra la ministra della Giustizia, Marta Cartabia e Stefania Cacciola, Monica Cavassa e Massimo Libri, gi� componenti � per la magistratura onoraria � della commissione ministeriale di riforma, presieduta da Claudio Castelli, come riportato sul sito del ministero. L'appuntamento � servito a fare chiarezza sulle linee principali di intervento a cui si sta lavorando, alla luce delle indicazioni della Commissione europea, che ha aperto sul punto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.

Magistrati onorari, le due linee di intervento

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Al vaglio in questo momento, come testimoniano le parole della guardasigilli, ci sono due linee di intervento. Da un lato la possibilit� di stabilizzazione nelle attuali funzioni di tutta la magistratura onoraria in servizio, secondo un procedimento da completare nell'arco di tre anni, in base all'anzianit� di incarico. Stabilizzazione che avverr� previa verifica � in ossequio all'art. 97 della Costituzione � tramite prove con modalit� in via di definizione, �volte a valorizzare le esperienze pregresse e tenendo conto delle procedure di conferma gi� esistenti�. La seconda modalit� offerta ai magistrati onorari in servizio, in alternativa alla stabilizzazione, � un'indennit� forfettaria �calibrata sulla base degli anni di servizio maturati�.

Magistrati onorari, il trattamento economico

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Sul tavolo delle proposte e della discussione non si poteva prescindere dal trattamento economico, � attualmente oggetto di ulteriori interlocuzioni tra il Ministero della Giustizia e il Ministero dell'economia e delle finanze per arrivare �ad un risultato corrispondente alle indicazioni fornite dalla commissione ministeriale. Le novit� saranno introdotte come emendamento governativo al prossimo disegno di legge Bilancio � da sottoporre al dibattito parlamentare � cos� da assicurare risposte definitive alla categoria entro il 31 dicembre 2021�.


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