Data: 26/11/2021 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Dall'Antitrust cinque istruttorie per Nutriscore

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Sono partite dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato cinque istruttorie sull'uso del sistema di bollinatura fronte pacco denominato NutriScore da parte delle società italiane GS S.p.a, Carrefour Italia S.p.a., Pescanova Italia S.r.l. e Valsoia S.p.A., delle società francesi Regime Dukan S.a.s. e Diet Lab S.a.s., della società inglese Weetabix Ltd. e di una società tedesca attiva nella produzione di caramelle.

La bollinatura NutriScore dei prodotti alimentari

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Come funziona il sistema di bollinatura NutriScore? Dunque i prodotti alimentari sono divisi in cinque categorie, in relazione al punteggio calcolato tramite un complesso algoritmo che sottrae dal valore totale degli elementi "sfavorevoli" (energia, acidi grassi saturi, zuccheri semplici, sodio) quello degli elementi "favorevoli" (percentuale di frutta, verdura, leguminose e oleaginose, fibre, proteine). Gli alimenti con punteggi molto bassi e, quindi, con preponderanza di elementi favorevoli, sono assegnati alla categoria A (verde), mentre quelli con i punteggi più alti sono assegnati alla categoria E (rosso). Secondo l'Antitrust il pericolo è che punteggi e i giudizi forniti dall'app, in assenza di adeguate avvertenze, vengano erroneamente percepiti come valutazioni assolute sulla salubrità dei prodotti, al di là delle esigenze complessive di un individuo (dieta e stile di vita), dalla quantità e dalla frequenza di assunzione all'interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato.

La bollinatura dell'App Yuka

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I consumatori potrebbero quindi attribuire proprietà salutistiche ai prodotti con un giudizio positivo secondo l'etichetta NutriScore o la valutazione dell'app Yuka e, quindi, ad esaltare senza motivo i risultati per la salute che derivano dalla loro scelta. L'istruttoria è partita anche nei confronti del titolare dell'app francese Yuka (in App Store di Google e Apple) che, anche in questo caso, si propone di dare una valutazione salutistica dei prodotti alimentari basata in larga misura sul sistema NutriScore e che fornisce proposte alternative per i prodotti giudicati mediocri o scarsi. Per l'antitrust, in questo caso non è chiaro il criterio in base al quale sono ordinate e proposte le alternative al consumatore.


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