• Comunione attuale e comunione de residuo
  
• Quote sociali in societ� di capitali
  
• Quote sociali in societ� di persone
  
• Comunione legale sulla quota nei confronti della societ�
  

Comunione attuale e comunione de residuo

La c.d. comunione de residuo (o residuale) � una situazione di contitolarit� dei beni "sospesa", che viene in rilievo solo con lo scioglimento della comunione, facendo nascere in favore del coniuge un diritto di credito, per un valore pari alla met� dei beni stessi.

In altri termini, i beni oggetto di comunione de residuo sono di natura beni personali dei coniugi fino al momento dello scioglimento della comunione legale, a partire dal quale, se ancora sussistenti, cadono in comunione legale.

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Le quote di partecipazione in societ� acquistate da un coniuge in costanza di matrimonio, qualora non ricadenti nei casi di esclusione ex art. 179 cod. civ., ricadono ovviamente anch'esse nella comunione legale dei beni. Conseguentemente, � nato ampio dibattito nella loro collocazione tra la comunione dei beni attuale oppure quella residuale.

Quote sociali in societ� di capitali

Il giudizio � unanime per quanto riguarda le quote di partecipazione in societ� di capitali, che ricadono nella comunione immediata dei beni (Cass. 18 agosto 1994, n. 7437), cos� come le azioni sottoscritte in sede di aumento di capitale ed in virt� di diritto di opzione (Cass. 23 settembre 1997, n. 9355) ed il socio accomandante in una societ� di persone in accomandita.

Quote sociali in societ� di persone

Pi� complicata � tuttora la valutazione riguardo le quote di partecipazione in societ� di persone. Dottrina e giurisprudenza risalente ritenevano che l'acquisto ricadesse nella comunione differita dei beni (ex pl., Cass. 1� febbraio 1996, n. 875), per due motivi: 1) la quota di partecipazione ad una societ� di persone � connotata dall'intuitus personae e non � pensabile di imporre la partecipazione di un estraneo in una societ� cos� caratterizzata dall'importanza data alla persona del socio; 2) si addosserebbe al coniuge non acquirente la responsabilit� illimitata per obbligazioni sociali contratte da una societ� di cui �, di fatto, estraneo.

Cionondimeno, l'innovativa pronuncia Cass. 2 febbraio 2009, n. 2569 ha ribaltato questa visione, stabilendo che anche gli acquisti di quote di societ� di persone ricadono anch'esse nella comunione immediata.

La dottrina � per� rimasta ferma sulle proprie convincenti posizioni.

Invero, vi � stata per un periodo anche la tesi secondo la quale non ci si doveva pi� basare sull'aspetto dalla responsabilit�, limitata o illimitata, della quota sociale acquistata, quanto invece sulla destinazione: se l'acquisto � avvenuto a titolo di investimento, allora la quota cadeva in comunione immediata; se lo scopo era di utilizzare la quota come strumento per lo svolgimento di un'attivit� imprenditoriale del singolo coniuge, allora ricadeva in comunione residuale. Questo criterio, per�, non � riconoscibile a terzi (i quali avrebbero difficolt� ad individuare il reale titolare della partecipazione societaria) e pertanto � insoddisfacente.

Comunione legale sulla quota nei confronti della societ�

La contitolarit� delle partecipazioni sociali ha, in ogni caso, valenza esclusivamente interna: se il coniuge non socio intende partecipare alla vita sociale, dovr� prima legittimarsi innanzi alla societ� nel rispetto delle norme statutarie previste per gli acquisti delle quote societarie o delle azioni e solo dopo aver espletato questo passaggio indispensabile si potr� procedere alla nomina di un rappresentante comune.

Al momento dell'eventuale scioglimento della comunione, in ogni caso il coniuge non acquirente avr� un diritto di credito pari alla met� del valore delle partecipazioni sociali.