Data: 26/12/2021 06:00:00 - Autore: Luisa Camboni

Il bullismo: tipologie

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Il bullismo si sostanzia in comportamenti aggressivi consistenti in atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessi da un soggetto forte - bullo - nei confronti del soggetto debole - vittima - in modo intenzionale e ripetuto nel tempo.
Tale fenomeno scaturisce dalla scarsa tolleranza per la diversit�: appartenenza etnica, scelte di vita, caratteristiche fisiche, orientamento sessuale...
Si hanno diverse tipologie di bullismo:
- bullismo fisico
- bullismo verbale
- bullismo relazionale
- cyberbullismo

Il bullismo fisico

Il bullismo fisico � la forma pi� visibile e si manifesta tra i maschi gi� nella scuola primaria. I suoi "segni" possono essere facilmente scoperti dai genitori e dagli insegnanti. In questo caso un intervento tempestivo pu� limitare i danni alla vittima.
Tale forma di bullismo pu� essere suddivisa in tre sottocategorie:
atti di aggressione consistenti, per esempio, in calci, pugni, schiaffi�;
danneggiamento della propriet� altrui: si pensi ad esempio a distruggere lo zaino del compagno, bruciare i suoi libri, etc
furto o rapina: per esempio il bullo blocca la vittima sottraendole il denaro per la merenda.

Il bullismo verbale

Il bullismo verbale consiste nell'uso di minacce, provocazioni e insulti con l'obiettivo di umiliare la vittima. Questa forma di bullismo si manifesta maggiormente nella scuola media in quanto richiede l'uso di mezzi verbali pi� avanzati.

Il bullismo relazionale

Il bullismo relazionale � conosciuto anche come "bullismo femminile" e mira ad allontanare la vittima dal gruppo dei coetanei mediante l'uso di modalit� diffamatorie con l'obiettivo di distruggere i rapporti amicali.

Il cyberbullismo

Il cyberbullismo, infine, � l'attacco ripetuto nei confronti della vittima, realizzato attraverso strumenti tecnologici, primi tra tutti i social network, ove i soggetti pi� deboli vengono presi di mira virtualmente e colpiti pubblicamente.

Elementi costitutivi del bullismo

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Elementi costitutivi del bullismo sono:
a. la continuit�;
b. la ripetitivit�;
c. la differenza di forze.

Il bullo e la vittima

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I protagonisti principali del fenomeno del bullismo sono due:
- il bullo: � il soggetto forte che commette le violenze e tutti gli atti tipici del fenomeno in analisi;
- la vittima: � il soggetto debole che subisce i comportamenti del bullo senza riuscire a difendersi.
Attorno a queste due figure si muovono spesso altri soggetti. Quali sono?
- l'esterno: colui che rimane indifferente agli avvenimenti sino al punto di ignorare quanto lo circonda;
- il difensore: colui che difende la vittima al fine di far cessare i comportamenti aggressivi;
- il sostenitore: colui che incoraggia il bullo e mortifica la vittima, oppure colui che assiste passivamente alla scena;
- l'aiutante o assistente: colui che blocca la vittima fisicamente ponendola a disposizione del bullo.

La legge sul bullismo

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Chi scrive ritiene necessario evidenziare che nel nostro ordinamento giuridico non esiste una norma ad hoc sulla fattispecie di bullismo.
Tuttavia, il dibattito parlamentare sull'argomento � molto vivo e, a breve, dovrebbe essere emanata una legge anti-bulli, con scopi sia preventivi che repressivi, che ha avuto il via libera dalla Camera dei Deputati a gennaio 2020 e che ora si trova all'esame del Senato.
Sarebbe un nuovo importante testo che si affianca al primo provvedimento specifico sul tema, ovverosia la legge 71/2017 sul cyberbullismo.
Va comunque detto che, pur in assenza, ad oggi, di una legge specifica sul bullismo, le modalit� con cui tale fenomeno si sviluppa interessano diversi rami del diritto:
- diritto penale: perch� gli episodi possono integrare fattispecie di reato;
- diritto civile: perch� il bullo pu� danneggiare cose o persone ed essere tenuto al risarcimento;
- diritto minorile.

Le conseguenze del bullismo

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Il bullismo, che spesso nasce come un gioco, pu� determinare delle conseguenze molto pesanti per la vittima, incidendo sulla sua psicologia e determinando traumi difficili da superare o, in alcuni casi, l'insorgere di vera e propria depressione.
Nelle ipotesi pi� gravi di bullismo, il compimento di un atto di tal genere da parte del bullo pu� determinare il configurarsi di una fattispecie di reato.
- Reati contro la persona
Il bullismo, in particolare, pu� estrinsecarsi in uno dei seguenti reati contro la persona:
istigazione al suicidio (art. 580 c.p.);
percosse (art. 581 c.p.);
lesioni (art. 582 c.p.);
rissa (art. 588 c.p.);
diffamazione (art. 595 c.p.);
violenza sessuale (art. 609 bis c.p.);
minaccia (art. 612 c.p.);
stalking (art. 612 bis c.p.);
interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis c.p.).
- Reati contro il patrimonio
Dal bullismo, poi, pu� derivare anche il compimento di reati contro il patrimonio, ovverosia:
furto (art. 624 c.p.);
estorsione (art. 629 c.p.);
danneggiamento (art. 635 c.p.).
- Altre ipotesi di reato
Infine, ulteriori fattispecie di reato che possono essere integrate dal compimento di atti di bullismo sono:
sostituzione di persona (art. 494 c.p.);
frode informatica (art. 640 ter c.p.).

Come combattere il bullismo

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Un ruolo fondamentale nella lotta al fenomeno del bullismo lo svolgono prima di tutto la famiglia, che pone le basi affettive della socializzazione, e, poi, la scuola, che ha il compito importante di formare il minore inserendolo nella societ� come attore e non come soggetto passivo.
Proprio la scuola, avendo come obiettivo fondamentale quello dello sviluppo della personalit� dei giovani, deve insegnare e far capire che, per una civile convivenza nel pieno rispetto della libert� di ciascuno all'interno di una societ�, occorre rispettare delle regole e che l'inosservanza delle regole determina l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge.
La lotta al bullismo, quindi, va condotta mediante un'adeguata opera di formazione e sensibilizzazione rivolta agli insegnanti e alle famiglie, affinch� gli stessi si facciano effettivi promotori di una sana e civile convivenza tra i ragazzi, insegnando ad accettare le debolezze degli altri e, soprattutto, le diversit� che vanno valorizzate e non temute.
Qualche riflessione sul bullismo scolastico
Spesso la scuola trascura di portare o, meglio, denunciare all'autorit� di polizia o giudiziaria gli episodi di bullismo che si verificano e che sono perseguibili d'ufficio.
Perch� la scuola non si attiva?
La risposta � molto semplice: la scuola tende a considerare il fenomeno del bullismo totalmente estraneo al diritto, facendolo rientrare in quella funzione educativa che incombe sul personale scolastico.
Qual � il ruolo degli insegnanti nella prevenzione del bullismo?
Proprio nella scuola, dunque, che dovrebbe rappresentare dopo la famiglia uno spazio protetto, di formazione e crescita, di relazioni sociali e apprendimento, il fenomeno � sempre pi� diffuso.
Spesso il personale scolastico ha difficolt� a riconoscere gli atti di bullismo che si verificano all'interno delle classi, perch� il fenomeno si verifica "silenziosamente" e in maniera cos� subdola che risulta difficile accorgersi di quanto stia accadendo. E a fatti accaduti spesso gli insegnanti si giustificano in questo modo: "Non ci siamo accorti di nulla! Nessun segnale � pervenuto alla nostra attenzione! Era tutto "normale!".
Mentre i bulli giustificano le loro condotte dicendo che si trattava di uno scherzo, di un gioco�
Ma si chiede al lettore studente, genitore, insegnante: � uno scherzo deridere, picchiare, sentirsi forti con una persona pi� debole?
La scrivente pensa proprio di no!! Non si scherza in questo modo, in questo modo si offende solamente la dignit� della persona. E' facile sentirsi forti e potenti di fronte ad una persona debole, ma si crede che sia meglio impiegare il tempo in modo pi� costruttivo e meno sciocco con sane risate mettendo da parte i comportamenti aggressivi. Ai genitori questo monito: "Non difendete i vostri figli ritenendo questi comportamenti delle ragazzate. Questa non � educazione, non � questo il modo di formare un uomo e una donna che saranno il futuro della societ�".

Leggi anche la guida Il bullismo

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