Data: 18/12/2021 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Premi farlocchi, la delibera del Coa di Palermo

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Titoli nazionali ed internazionali, premi pubblicizzati con enfasi e a caratteri cubitali relativi a studi legali. Contro queste pubblicazioni fasulle interviene il Consiglio dell'Ordine di Palermo, votando all'unanimità una delibera proposta dall'avvocato penalista e consigliere Mario Bellavista. E sono soprattutto i social a pullulare di riconoscimenti tra i più disparati. Riconoscimenti, si legge che emergono «come se fossero effettivamente il risultato di valutazioni provenienti da soggetti abilitati ad una verifica e comparazione della capacità professionale basata su criteri oggettivi».

Coa di Palermo, la richiesta di chiarimenti

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L'obiettivo, chiarisce il presidente Antonio Gabriele Armetta «è stato quello di accertare se tali riconoscimenti e premi, spettacolarmente presentati, come il frutto di un apparente selezione tra tutti gli studi legali professionisti d'Italia fossero effettivamente il risultato di valutazioni provenienti da soggetti abituati ad una verifica comparazione della capacità professionale basata su criteri oggettivi o se invece fossero motivati da scelte soggettive o collegati ad un rapporto con amico con la società che gli conferisce comunque ad un ritorno monetario in favore delle stesse». Da qui la richiesta di chiarimenti.

Riconoscimenti solo da "soggetti istituzionali"

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Nonostante le richieste per valutare l'eventuale violazione delle norme deontologiche oppure quelle sulla concorrenza, non sono arrivate risposte.

Da qui la delibera, documento ufficiale con cui «si invitano tutti gli iscritti ad astenersi dal dare direttamente o indirettamente divulgazione di riconoscimenti che non siano il frutto di una valutazione della capacità professionale operata la soggetti istituzionalmente a ciò autorizzati».


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