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Data: 15/12/2021 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax
Giustizia riparativa, il documento congiunto[Torna su]
Passi avanti in Europa per la giustizia riparativa. Si è conclusa con la firma della "Dichiarazione di Venezia" la Conferenza dei Ministri della Giustizia dei Paesi del Consiglio d'Europa, dedicata alla giustizia riparativa. Dopo due giorni di riflessioni e testimonianze presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, nel capoluogo veneto, i rappresentanti degli Stati hanno adottato un documento congiunto, per invitare il Consiglio d'Europa a stimolare politiche volte a una più ampia diffusione della giustizia riparativa: «il diritto all'accesso ad adeguati servizi di giustizia riparativa per tutte le parti interessate, se liberamente vi acconsentono, dovrebbe essere un obiettivo delle autorità nazionali» chiarisce una nota.
Giustizia riparativa, di cosa si tratta?[Torna su]
La giustizia riparativa è una forma di giustizia che instaura il suo fulcro attorno al desiderio di recuperare la persona, come parte di un più ampio progetto sociale evolutivo. In questo senso il processo riparativo mira all'inclusione della vittima e del reo nei procedimenti riparativi ha condotto, oltre ad una maggior attenzione sui bisogni dei soggetti confliggenti, anche ad un miglior funzionamento del procedimento stesso; l'accoglienza emozionale e la riflessione sugli effetti del reato consentono di individuare l'offesa subita dalla vittima, nonché di riflettere sui sentimenti delle persone coinvolte nella fattispecie delittuosa. Ed ancora il "Problem solving per il futuro" consente di riflettere e analizzare il modo in cui le parti potranno relazionarsi nel futuro. Infine la costruzione del capitale sociale e la partecipazione della comunità consentono di coinvolgere persone vicine al reo e alla vittima ai procedimenti riparativi, individuando, inoltre, quali servizi esistono a livello locale per far intraprendere al reo "terapie cognitivo-comportamentali. Giustizia riparativa, Cartabia: «Non è un'utopia»[Torna su]
Tra i temi previsti, i ministri invitano il Consiglio d'Europa ad incoraggiare il ricorso alla giustizia riparativa in particolare con i minori autori di reato; a considerarla parte essenziale della formazione degli operatori del diritto. Nella Dichiarazione di Venezia, si invita inoltre il Consiglio d'Europa a realizzare uno studio comparato dei modelli di giustizia riparativa, già attuati dai governi, e a facilitare lo scambio di buone pratiche. In particolare, la ministra italiana Marta Cartabia ha evidenziato come la tematica riporti a «Una nuova forma di giustizia a beneficio delle vittime, degli autori del reato e per la società intera, che può ricostruire i legami sociali distrutti dal crimine. La giustizia riparativa – ha concluso non è una utopia ma nasce dalle esperienze concrete già avvenute in molti Stati». |
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