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Data: 20/01/2022 06:00:00 - Autore: Matteo Santini
Vaccinazione anti covid dei minori, la decisione del tribunale di Milano
In caso di contrasto tra i genitori in merito alla somministrazione del vaccino anti covid il Giudice decide tenendo conto della volontà del minore adolescente. Nel caso in esame i servizi sociali affidatari non prestavano il consenso alla vaccinazione anti-Covid di un minore perché non obbligatoria. La madre del minore ricorreva in giudizio. Il Tribunale di Milano, con Decreto 22 novembre 2021 decideva di limitare ulteriormente la responsabilità genitoriale del genitore contrario alla vaccinazione anti Covid-19. L'ente affidatario, alla richiesta della madre della ragazza, aveva deciso di "non esprimersi in relazione ai vaccini facoltativi sui minori", anche in ragione dell'opposizione del padre della giovane. Il tribunale, tenendo in considerazione la volontà della minore diciassettenne, censura la condotta dei servizi sociali e dispone che venga dato corso a tutte le operazioni necessarie per la somministrazione della vaccinazione anti-Covid anche senza il consenso del padre della minore. Si consolida l'orientamento giurisprudenziale che propende verso l'autorizzazione alla somministrazione del vaccino anti covid sui minori sul presupposto dell'utilità sociale e personale della somministrazione, a fronte di ipotetici gravi effetti avversi non dimostrati ne' dimostrabili allo stato attuale delle conoscenze medico-scientifiche. In virtù della situazione mondiale emergenziale il vaccino appare come lo strumento più efficace per la tutela della salute collettiva e del singolo. Pertanto, ove non ricorrano concreti motivi ostativi alla vaccinazione del minore derivanti da comprovati motivi di salute che ne sconsiglino la somministrazione, va autorizzata la vaccinazione qualora vi sia un contrasto tra i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale o tra il minore adolescente e i suddetti esercenti (genitori o ente affidatario).
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