Data: 25/01/2022 06:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Covid 19 e diritti

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Il Covid 19 ha cambiato e sta cambiando profondamente la percezione del concetto di salute.

Salute che i nostri costituzionalisti hanno incluso nel testo della Costituzione, in quanto diritto fondamentale dell'individuo e della collettività. Ed è proprio nel nome della tutela pubblica della salute che sono stati imposti lockdown, coprifuoco, limiti alla circolazione e regole di comportamento igienico sanitarie.

Regole che da alcuni sono state accettate di buon grado, mentre altri le hanno rigettate fin dall'inizio, dando vita anche a contenziosi giudiziari. In effetti i provvedimenti messi in atto hanno limitato fortemente il diritto di circolare, la libertà personale in generale, la libertà di riunirsi, di associarsi, di partecipare e eventi religiosi comunitari e di assistere in compagnia a spettacoli, senza dimenticare, e questo è forse uno degli aspetti più gravi, che molti sono stati privati anche del diritto di lavorare e di soddisfare così i bisogni primari dei propri cari.

Covid 19 e diritto all'indennizzo

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Gli scettici del vaccino, spesso, decidono di non vaccinarsi per paura delle conseguenze, ossia degli effetti che il vaccino contro il Covid potrebbe avere sul loro stato di salute. Essi in sostanza ritengono che gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.

C'è da dire che il Governo finora ha imposto obblighi vaccinali per il Covid solo per alcune categorie. Vero però che attraverso l'imposizione del Green pass, anche i meno convinti, si sono sentiti forzare la mano.

Sarebbe quindi auspicabile che il legislatore riconoscesse l'indennizzo qualora il vaccino risulti dannoso per la salute, non solo quando la vaccinazione è obbligatoria, ma anche quando è fortemente raccomandata, come sta avvenendo per il vaccino contro il Covid19.

Covid19 e diritti dei minori

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Un altra questione di cui si è dibattuto e si dibatte ancora riguarda il Covid e i minori. Quando si parla di minori, se dal punto giuridico è noto che gli stessi sono titolari di molti importanti diritti, ai genitori spesso e volentieri questo concetto sfugge. In questi due anni di pandemia sono stati diversi i casi in cui i genitori si sono trovati a discutere in Tribunale perché in conflitto sul vaccino antiCovid da somministrare al figlio minore.

Uno dei casi più recenti di cui si è occupato il Tribunale di Milano con il decreto dell'11 novembre 2021 ha avuto come protagonista una ragazza di 17 anni che, affidata ai servizi sociali, ha riscontrato serie difficoltà a farsi ascoltare. La ragazza, desiderosa di fare il vaccino, si è dovuta scontrare con il padre. Da qui la decisione del Tribunale di censurare la condotta dei servizi sociali, che avevano fatto un passo indietro a causa dell'opposizione del genitore e della facoltatività del vaccino, ordinando di avviare le procedure necessarie per procedere alla vaccinazione della minore.

D'altro canto, sempre sul tema diritti si assiste, con l'introduzione dell'obbligo del green pass base e rafforzato anche per i soggetti over12, ad una notevole compressione di tutta una serie di diritti nei confronti dei minori.

Un atto gravissimo se si pensa che gli stessi, non avendo acquisito la piena capacità d'agire, in quanto minorenni, subiscono delle limitazioni senza avere la possibilità di effettuare delle scelte consapevoli, ma "subendo" quelle dei genitori o di chi sceglie per loro.


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