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Data: 23/01/2022 06:00:00 - Autore: Marco Sicolo
Il testo dell'art. 19 della Costituzione[Torna su]
Articolo 19 Costituzione: "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purch� non si tratti di riti contrari al buon costume." L'art. 19 della Costituzione sancisce la libert� religiosa in Italia, ribadendo il principio di laicit� della Repubblica italiana, gi� presupposto dall'art. 3 e dagli artt. 7 e 8 della Carta. La libert� di professare liberamente il proprio credo religioso � espressione della pi� ampia libert� personale prevista dall'art. 13 Cost. e pu� considerarsi una specificazione della libert� di associazione sancita dall'art. 18, poich� viene tutelata anche quando esercitata in forma associata. Libert� religiosa e art. 19 Costituzione[Torna su]
La laicit� dello Stato si sostanzia nell'eguaglianza di ogni credo religioso e, al contempo, nella libert� di manifestare il proprio ateismo. L'uguaglianza delle varie confessioni religiose davanti alla legge, pur con le differenze che emergono dagli artt. 7 e 8 Cost. (retaggio del precedente ruolo della religione cattolica come religione di Stato, vedi al riguardo le nostre guide sugli artt. 7 e 8 Cost.), � un tema di grande attualit�, considerati gli ingenti flussi migratori che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi anni, rendendo la nostra popolazione molto pi� multiculturale rispetto al passato. Diventa, quindi, di fondamentale importanza il dettato dell'art. 19 Costituzione, nel momento in cui garantisce libert� di propaganda e di esercizio pubblico della propria fede, che si sostanzia, ad esempio, nella partecipazione alle funzioni religiose previste dal proprio credo. A riprova di ci�, va evidenziato che il testo dell'art. 19 fa riferimento a "tutti" coloro che si trovano sul territorio nazionale, e non soltanto ai cittadini. Libert� di culto e limite del buon costume[Torna su]
La libert� di professione religiosa, di proselitismo (cio� di esercizio di attivit� volte a coinvolgere nuovi seguaci) e di esercizio del culto incontra il limite dei riti contrari al buon costume. Sebbene quest'ultimo sia un concetto suscettibile di cambiamenti nel corso del tempo, � pacifico che gli atti contrari al buon costume si concretino in quelli contrari alla morale pubblica e alla decenza, come ad esempio quelli che coinvolgano la sfera sessuale o che comportino sacrifici che compromettano l'incolumit� della salute. |
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