"Su mia istanza contestuale al pagamento del deposito cauzionale di €50,00 in data 2 dicembre 2021 l'ufficiale giudiziario di Macerata ha proceduto all'accesso presso un immobile nell'ambito di una procedura di esecuzione per rilascio (sfratto per morosità) poi rinviata al 13 gennaio p.v..
In data 17 dicembre 2021 è pervenuta al mio indirizzo di posta elettronica la mail dell'ufficiale giudiziario con la quale comunicava che il relativo verbale era stato scaricato ed era quindi disponibile per il ritiro.
Oggi 4 gennaio 2022 mi sono recato presso la sede dell'UNEP per ritirare il suddetto verbale e ricevere il rimborso dell'importo versato in eccedenza rispetto a quello occorso per eseguire l'accesso all'immobile.
Tale rimborso mi veniva negato con la motivazione che era decorso il termine (30 giorni) previsto dalla normativa per pretendere la restituzione della somma.
Il detto termine, infatti, decorre dalla data dell'ultimo atto compiuto dall'ufficiale giudiziario, che nella fattispecie, a detta dell'ufficio, sarebbe rappresentato dall'accesso all'immobile del 21 dicembre 2021.
A nulla sono valse le mie proteste sul modus operandi dell'ufficio.
Ho ritenuto di sollevare tale a questione non certo per motivi economici, data l'esiguità della somma oggetto del preteso rimborso (circa 14 euro), ma per una questione di principio che investe soprattutto la speciosa interpretazione della norma e la relativa procedura adottata dall'ufficio per dare applicazione alla stessa.
Mi riferisco in particolare al fatto che lo scarico degli atti (presupposto del diritto a richiedere il rimborso) avviene a distanza di giorni o addirittura, come nel caso specifico, di settimane dall'esecuzione dell'atto, riducendo di fatto il termine legale per poter esigere le somme.
Evidenzio al riguardo che, avendo avuto comunicazione della disponibilità del verbale venerdì 17 dicembre, considerando i giorni festivi e prefestivi (in cui non è possibile procedere alle restituzioni), il suddetto termine si è ridotto a soli otto giorni lavorativi cadenti nel periodo natalizio.
Ritengo che sia la normativa in questione sia il modus operandi degli uffici preposti alla sua applicazione costituiscano uno degli ennesimi elementi che vanno a oltremodo penalizzare l'esercizio della professione forense.
Ti segnalo questa incresciosa vicenda affinché tu, nel ruolo che ricopri, possa utilizzarla nel modo che ritieni più opportuno.
Ti chiedo scusa per lo sfogo e ti ringrazio per la pazienza e l'attenzione che mi hai prestato.
Cordiali saluti".
Caro Vincenzo, sono io che Ti ringrazio sentitamente per aver posto all'attenzione di tutta la platea dei visitatori di Law In Action questa piccola, grande questione dei rimborsi da parte degli UNEP.