Data: 18/01/2022 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Milleproroghe e avvocati, le due proroghe mancanti

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C'è una "crepa" nel decreto Milleproroghe. Il testo del provvedimento, per la prima volta in dieci anni, non contiene due proroghe presenti da tempo: la prima riguarda la possibilità di iscriversi all'albo dei cassazionisti senza la frequenza del corso e l'obbligo dell'esame e la seconda il rinvio dell'entrata in vigore delle nuove regole per l'esame di abilitazione forense ex legge n. 247/2012.

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Tutto questo, in contrasto con quanto verificatosi fino ad oggi. Anche nel 2021, infatti, il Milleproroghe ha prorogato di un altro anno i requisiti per l'iscrizione degli avvocati agli albi delle giurisdizioni superiori previsti dalla vecchia legge (RDL 27 novembre 1933, n. 1578 e R.D 22 gennaio 1934, n. 37).

In virtù del comma 4 dell'art. 22 della legge n. 247/2012, modificato dal comma 5 bis art. 8 del Milleproroghe 2021 infatti è stata prorogata di un altro anno la vecchia regola, stabilendo che "Possono altresì chiedere l'iscrizione coloro che maturino i requisiti secondo la previgente normativa entro nove anni (invece degli 8 precedenti) dalla data di entrata in vigore della presente legge."

Ora, quando la legge professionale n. 247/2012 è entrata in vigore, ossia il 2 febbraio del 2013, la formulazione del comma 4 dell'art 22 prevedeva una proroga di tre anni, proprio per consentire una graduale entrata in vigore della novità legislativa che prevede corsi ed esami per l'iscrizione alle giurisdizioni superiori. Dal 2015 invece, con i diversi decreti Milleproroghe che si sono succeduti nel tempo, il termine dei tre anni è stato scavalcato letteralmente. Con il Milleproroghe dello scorso anno infatti il termine iniziale dei tre anni è passato a nove (dal 2013 al 2022).

Richiesta di proroga anche dall'AIGA

AIGA, con un comunicato stampa di data odierna, sollecita una proroga ulteriore del regime transitorio che riguarda l'iscrizione all'albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori. L'Associazione auspica inoltre che venga consentito l'accesso secondo la normativa previgente a tutti coloro che si sono iscritti all'albo degli avvocati prima della entrata in vigore della legge n. 247/2012.

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La seconda norma non prorogata riguarda l'esame di abilitazione forense ordinario (non l'orale rafforzato introdotto come misura emergenziale) che la Legge n. 247/2012 ha riformato, prevedendo lo svolgimento delle prove scritte senza codici commentati. Proprio per l'inattuabilità della prova con queste modalità, la norma è sempre stata derogata attraverso il Milleproroghe. Anche lo scorso anno, il rinvio dell'entrata in vigore della riforma prevista dalla legge n. 247/2012 era stato disposto per il 2021 grazie al decreto Milleproroghe 2020. Nessuna proroga al momento invece.

Da qui la richiesta, fatta dall'Agius (Associazione giuristi siciliana), che ha inviato una nota ai deputati avvocati siciliani presenti in Commissione Giustizia, per richiedere l'inserimento nel Milleproroghe delle deroghe all'entrata in vigore di due norme presenti nella vecchia legge professionale e, come precisato nella nota "controverse da un punto di vista giuridico e già oggetto di numerose e dibattute proposte di riforma."

Anche i giovani avvocati, dal canto loro, hanno chiesto al legislatore una proroga del regime transitorio, "ritenendo tale questione di assoluta importanza per la crescita professionale di numerosissimi giovani avvocati la cui legittima aspettativa di conseguire l'abilitazione al patrocinio innanzi alle Magistrature Superiori mediante il regime previgente – che prevedeva il requisito dei "dodici anni di anzianità" – è stata, di fatto, spazzata via da un norma che entrando in vigore in maniera indiscriminata a far data dal 2 febbraio 2013, si è posta - di fatto - come norma retroattiva, andando a disciplinare anche la situazione di soggetti iscritti all'Albo in costanza di una legge diversa, sicuramente più favorevole".

Non resta che attendere, vista la possibilità, che in sede di conversione del decreto Milleproroghe 2022, le istanze dei giuristi siciliani e dell'Aiga vangano accolte.


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