Data: 30/01/2022 06:00:00 - Autore: Gabriella Lax

WhatsApp e trattamento dati, la lettera dell'Ue

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Il trattamento dei dati degli utenti e quindi sulla privacy ancora al centro di diatribe tra l'Unione europea ed il servizio di messaggistica WhatsApp. Arriva dalla Commissione europea e dalla rete delle autorit� nazionali per i consumatori (Cpc) una missiva che chiede all'azienda di chiarire le modifiche apportate nel 2021 ai suoi termini di servizio e alla politica sulla privacy e garantire la loro conformit� alla legge Ue sulla protezione dei consumatori. A sollevare il caso � stata l'organizzazione europea dei consumatori che, lo scorso luglio, aveva segnalato a Bruxelles presunte pressioni che l'applicazione di messaggistica avrebbe esercitato nei confronti dei suoi utenti al fine di accettare le nuovi condizioni d'uso e sulla privacy.

La tutela dei consumatori

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La missiva riporta, in particolare, le preoccupazioni sul diritto dei consumatori a ricevere informazioni sufficientemente chiare sulle conseguenze della loro decisione di accettare o rifiutare i nuovi termini di servizio dell'azienda, ma anche la liceit� delle notifiche in-app di WhatsApp che spingono i consumatori ad accettare i nuovi termini e l'informativa sulla privacy. La Commissione e le autorit� dei consumatori manifestano inoltre preoccupazione per lo scambio di dati personali degli utenti tra WhatsApp e terze parti o altre societ� di Facebook/Meta, la multinazionale americana proprietaria anche della app di messaggistica.

WhatsApp, le accuse della Commissione

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Secondo l'accusa, i messaggi e l'informativa con cui WhatsApp aveva avvisato dei cambiamenti gli utenti risultavano �sono poco chiari e intelligibili e devono essere valutati attentamente alla luce della disciplina in materia di privacy�. Infatti, dai termini di servizio e dalla nuova informativa non era possibile comprendere quali fossero le modifiche introdotte, n� quali trattamenti di dati erano in concreto effettuati dal servizio di messaggistica.

Altre imprecisioni riguardavano le modalit� per la acquisizione del consenso da parte degli utenti alla comunicazione dei dati, le misure per garantire l'esercizio dei diritti riconosciuti dalla normativa europea sulla privacy, e il diritto di opposizione sembravano poter essere esercitati in un arco di tempo limitato.

Le richieste dell'Ue

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Cosa chiede dunque l'Europa? Intanto un chiarimento su come l'app adempie ai propri obblighi ai sensi della legge riguardo la protezione dei consumatori; se ai consumatori vengano fornite informazioni sufficientemente chiare sulle conseguenze della loro decisione di accettare o rifiutare i nuovi termini di servizio dell'azienda; l'equit� delle notifiche in-app di WhatsApp che spingono i consumatori ad accettare i nuovi termini e la politica sulla privacy; e se i consumatori hanno possibilit� adeguata di conoscere le nuove condizioni prima di accettarle.

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