Data: 08/05/2007 - Autore: Cristina Matricardi
Il Consiglio dei Ministri (seduta dello scorso 24 aprile) ha approvato un disegno di legge che delega il Governo al riordino, coordinamento e integrazione della disciplina dei delitti contro l'ambiente. Il provvedimento introduce nel codice penale una serie di delitti dolosi al fine di un pi� incisivo contrasto degli attentati ai beni ambientali intesi nell'accezione pi� ampia. Tra tali delitti previsti si menzionano: il disastro ambientale, l'inquinamento ambientale, l'alterazione del patrimonio naturale, della flora e della fauna, il traffico illecito di rifiuti, il traffico di materiale radioattivo o nucleare e l'abbandono di esso, i delitti ambientali in forma organizzata (le cosiddette ecomafie) e la frode in materia ambientale. Il disegno prevede inoltre l'introduzione nel sistema del cd. 'ravvedimento operoso' con pene diminuite dalla met� a due terzi nei confronti di chi collabora con la giustizia. E' poi prevista l'introduzione della cd. 'causa di non punibilit�' per chi volontariamente rimuove il pericolo ovvero elimina il danno da lui stesso provocato, prima che sia esercitata l'azione penale e, tra le altre novit� evidenziamo la previsione della sanzione per 'danno economico', che prevede la reclusione da due a sei anni e multe da ventimila a sessantamila euro quando l'eliminazione del danno risulta di particolare complessit� sotto il profilo tecnico, ovvero particolarmente onerosa o conseguibile solo con provvedimenti eccezionali.
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