Data: 21/10/2002 - Autore: Roberto Cataldi
L'esigenza di informare l'opinione pubblica in merito a vicende giudiziarie non pu� entrare in conflitto con il rispetto della vita privata. Lo ha ribadito il Garante della Privacy (newsletter 7-13 ottobre 2002) a proposito della recente inchiesta sul giro di prostituzione a Roma. Gli organi d'informazione avevano infatti pubblicato i nomi di molte persone coinvolte nell'inchiesta. Il Collegio del Garante ha cos� ribadito ?la necessit� di non diffondere informazioni non indispensabili, soprattutto laddove queste siano legate ad aspetti particolarmente riservati, come la vita sessuale delle persone, e attinenti, quindi, alla loro sfera pi� strettamente privata. Questo anche allo scopo di evitare ingiustificate spettacolarizzazioni o eventuali strumentalizzazioni di scelte personali?. Il giornalista, spiega il Garante, anche nel rispetto del codice deontologico, deve attenersi al principio dell'essenzialit� dell'informazione astenendosi dal descrivere le abitudini sessuali delle persone anche se queste rivestono posizioni di particolare rilevanza sociale o pubblica.
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