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Data: 07/03/2022 06:00:00 - Autore: T.B.
Il testo dell'articolo 126 della Costituzione[Torna su]
"Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica. Ratio legis dell'art. 126 della Costituzione[Torna su]
L'articolo 126 dispone come lo Stato possa effettuare dei controlli sugli organi regionali, al fine di garantire che il loro funzionamento e la loro operatività sia conforme alla legge e alle opportunità di governo del territorio. Tuttavia, in ragione dell'autonomia riconosciuta alle Regioni, le procedure di controllo sul loro operato sono coperte da cautele e garanzie.
Art. 126 comma 1 della Costituzione[Torna su]
L'articolo 126 esordisce con l'ipotesi di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, con la conseguente rimozione del Presidente della Giunta. Tale intervento deve essere disposto mediante decreto motivato del Presidente della Repubblica e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Lo scioglimento del Consiglio regionale ricorre laddove ci siano atti contrari alla Costituzione e gravi violazioni di legge.
Art. 126 comma 2 della Costituzione[Torna su]
Il secondo comma fa riferimento alla rimozione dall'incarico del Presidente della Giunta, il quale può venire sfiduciato dal Consiglio mediante una mozione motivata presentata da almeno 1/5 dei componenti dell'organo e votata dalla maggioranza assoluta.
Art. 126 comma 3 della Costituzione[Torna su]
L'articolo termina con il terzo comma e con il riconoscimento del principio aut simul stabunt, aut simul cadent, secondo il quale sussiste un legame tra il Presidente della Giunta e il Consiglio regionale. Per cui, le sorti che riguardano l'uno vanno a ricadere anche sull'altro. La ragione di ciò è data dal fatto che il Presidente deve essere in grado di mantenere l'unità dell'organo che dirige, specialmente in caso di elezione popolare dello stesso. |
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