Data: 15/03/2022 07:30:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Test di accesso corso medicina generale: annullati tre quesiti

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Il Tar del Lazio, preso atto delle conclusioni del Verificatore, accoglie il ricorso di una candidata, aumentandone il punteggio e rettificando la graduatoria. Questo l'esito del ricorso deciso con la sentenza del 2 marzo 2022 (sotto allegata) con il quale è stato messo in discussione il test per l'ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale triennio 2020/2023 della Regione Puglia.

Ricorso contro il test di accesso al corso di medicina generale

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Innanzi al Tar del Lazio, sezione terza quater, viene presentato un ricorso contro il Ministero della Salute, per chiedere l'annullamento del bando di concorso per l'ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale, triennio 2020/2023 della Regione Puglia e di diversi atti a questo collegati, compresi quelli presupposti e successivi, chiedendo altresì:

  • l'accertamento del diritto della ricorrente a essere immatricolata nel corso di formazione con relativa assegnazione della borsa di studio;
  • la condanna al risarcimento del danno di parte convenuta tramite reintegrazione in forma specifica con cui disporre l'immatricolazione suddetta e l'assegnazione della borsa di studi.

Graduatoria da annullare

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Tutto ha inizio quando la ricorrente prende parte al concorso indetto dalla Regione Puglia per l'ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale, in cui non è stata ritenuta idonea a frequentare il corso, avendo ottenuto il punteggio di 59 su 100. Punteggio che viene contestato dalla candidata, in relazione a tre domande sulle quali interviene la verificazione che restituisce il seguente esito:

  • la risposta data dalla ricorrente sulla oftalmologia basedowiana, ritenuta errata in sede di concorso, è corretta;
  • la domanda sulle radiazioni assorbite TC/Rx non è stata correttamente formulata, con conseguente impossibilità, per i candidati, d'identificare una sola riposta corretta. La domanda viene quindi annullata;
  • la domanda sul mal di schiena e Rx rachide lombare, anche se formulata in maniera chiara, non prevedeva in realtà una sola risposta corretta. Anche questa domanda quindi, per il Verificatore, deve essere annullata.

Alla luce dei risultati forniti dal verificatore il Tar adito accoglie il ricorso avanzato nei confronti del Ministero, ponendo a suo carico le spese del procedimento e del Verificatore quantificate in 500 euro.

Il T.A.R ricorda infatti che, per quanto riguarda le due domande del test di ingresso, in relazione alle quali il Verificatore ha ritenuto che il candidato non avesse in effetti la possibilità di poter fornire un'unica risposta corretta, il Consiglio di Stato, in un caso similare, ha ritenuto che "…non tanto confutano la correttezza delle valutazioni della preposta commissione di concorso, quanto piuttosto minano l'univocità del quesito e dello stesso contesto tecnico-scientifico di fondo, dal quale sono desumibili argomenti a favore della correttezza dell'una o dell'altra possibile risposta, a seconda del periodo di riferimento e (in parte) dello scopo del test, non consentendo di qualificare come errata la risposta data dalla appellante al quesito (…) con la conseguente spettanza alla stessa, in relazione a tale risposta, di 1 punto e non di 0 punti, che nella univoca erroneità della risposta troverebbero il loro necessario presupposto."

Ragion per cui "devono essere attribuiti alla ricorrente ulteriori 3 punti, con conseguente obbligo dell'Amministrazione regionale di procedere alla riformulazione della graduatoria con riferimento alla posizione della ricorrente, con conseguente rettifica della graduatoria."


Si ringrazia l'Avv. Elio Errichiello per la segnalazione e l'invio del provvedimento


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