Data: 02/04/2022 11:10:00 - Autore: T.B.

Il testo dell'articolo 69 della Costituzione

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I membri del Parlamento ricevono una indennit� stabilita dalla legge.

La riserva di legge

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L'articolo 69 della Costituzione � collocato all'interno della parte della carta costituzionale dedicata alla disciplina della formazione e del funzionamento degli organi istituzionali dello Stato Italiano.
La disposizione in parola stabilisce che a ciascun membro del Parlamento, tanto della Camera dei deputati quanto del Senato della Repubblica, spetti un'indennit�, stabilita dalle legge, cos� da consentire lo svolgimento dell'attivit� politica con piena dedizione. La riserva di legge consente di adeguare l'emolumento al tessuto economico e sociale del paese, in via pi� agevole e flessibile rispetto a una normativa sancita con legge costituzionale.

La ratio legis

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La ratio dell'art. 69 della Costituzione consiste nel consentire a chiunque di ricoprire l'ufficio di deputato. Quanto sancito dalla norma in commento rappresenta l'attuazione del fondamentale principio costituzionale dell'uguaglianza, ex art. 3 della Costituzione.
Se condotta con seriet� e impegno, l'attivit� parlamentare impedisce, o comunque limita, lo svolgimento di attivit� lavorative, soprattutto nel caso di contratti di lavoro subordinato. Non bisogna trascurare anche le spese necessarie a recarsi a Roma per partecipare alle sedute parlamentari, per visitare il collegio elettorale o per retribuire dei collaboratori. Considerando la mole di denaro richiesta per lo svolgimento puntuale della carica di deputato o senatore, soltanto i cittadini benestanti potrebbero ricoprire questo ruolo. Lo scopo della disposizione costituzionale � di garantire l'uguaglianza tra parlamentari, nonch� di assicurare la libert� di condizionamento o controllo esterno da parte di altri poteri.

La prima attuazione dell'art. 69 della Costituzione risale alla legge n. 1102 del 1948, che stabiliva una duplice componente dell'indennit�, una quota fissa e una diaria. La materia ha subito una riforma con la legge n. 1261 del 1965, sancendo un tetto massimo per i due elementi. L'indennit� in parola non costituisce l'unica somma di denaro percepita dai parlamentari. Quanto ricevono in virt� del loro ufficio pu� essere ripartito in:

  • un'indennit� mensile;
  • una diaria;
  • un rimborso per le spese di mandato;
  • un rimborso forfettario telefonico e per le spese di trasporto.

A seguito dei numerosi scandali finanziari che hanno colpito il settore della politica, � stata emanata la l. 441 del 1982, tesa a garantire una maggiore trasparenza dei patrimoni di chi ricopre determinate cariche pubbliche.


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