Data: 14/04/2022 10:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Direttiva per rafforzare la parit� di retribuzione

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I datori di lavoro con almeno 50 lavoratori dovranno pubblicare le informazioni sul divario retributivo tra lavoratori e lavoratrici. La novit� arriva dal Parlamento UE, pronto ad avviare i negoziati con i governi degli Stati membri sulla proposta di direttiva volta a rafforzare l'applicazione del principio della parit� di retribuzione tra uomini e donne. Sulla proposta di direttiva comunitaria per la trasparenza salariale, il Parlamento Ue ha approvato il mandato negoziale con 403 voti favorevoli, 166 contrari e 58 astensioni. La direttiva comprende lo spostamento dell'onere della prova con l'azienda che dovr� dimostrare il rispetto del principio della parit� di retribuzioni. Ed ancora l'abolizione del segreto salariale per le imprese con almeno 50 dipendenti, che dovranno pubblicare i dati sugli stipendi per genere con le informazioni sui divari retributivi esistenti. L'obiettivo � colmare il divario presente in Europa: le donne Ue guadagnano di media il 14% in meno degli uomini per lo stesso lavoro. Il Parlamento potr� avviare i colloqui con i vari governi europei per la definitiva approvazione della direttiva. I negoziati sulla forma finale della legislazione �potranno partire presto�, fanno sapere da Bruxelles, dato che il Consiglio ha gi� approvato la sua posizione comune nel dicembre scorso.

Divario retributivo di genere, gli obiettivi

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Il legislatore europeo vuole contrastare il persistere di tale situazione attraverso la previsione di norme in materia di trasparenza retributiva che consentano ai lavoratori di rivendicare il loro diritto alla parit� retributiva. Tre gli obiettivi specifici della proposta di direttiva: garantire la trasparenza retributiva; agevolare l'applicazione dei suoi concetti chiave; rafforzare i meccanismi di applicazione.

Divario retributivo di genere: abolizione del segreto salariale

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Nella fase preassuntiva, i datori di lavoro dovranno indicare nell'avviso di posto vacante o in altro modo prima del colloquio di lavoro il livello retributivo iniziale (o la relativa fascia) per una specifica posizione o mansione, definito sulla base di criteri oggettivi e neutri sotto il profilo del genere. Dopo l'assunzione, i datori di lavoro devono rendere accessibile ai lavoratori una descrizione dei criteri neutri sotto il profilo del genere utilizzati per definire la loro retribuzione e il loro avanzamento di carriera. I lavoratori possono chiedere al datore di lavoro, anche tramite i loro rappresentanti o tramite un organismo per la parit�, informazioni sul livello retributivo individuale e sui livelli retributivi medi, ripartiti per sesso e categorie di lavoratori che svolgono lo stesso lavoro o un lavoro di pari valore. Il datore di lavoro deve informare annualmente tutti i lavoratori del loro diritto a ricevere tali informazioni e a fornire le informazioni richieste entro un periodo di tempo ragionevole e in formati accessibili ai lavoratori con disabilit� su loro richiesta. I datori di lavoro con almeno 50 lavoratori (250 lavoratori secondo il testo iniziale) sono tenuti a rendere pubbliche in azienda le informazioni sul divario retributivo tra lavoratori di sesso femminile e di sesso maschile. L'obbligo di trasparenza retributiva copre oltre allo stipendio normale di base anche le componenti complementari o variabili. Le informazioni sono fornite a tutti i lavoratori e ai loro rappresentanti, nonch� all'organismo di monitoraggio e trasmesse all'ispettorato del lavoro e all'organismo per la parit� su loro richiesta. Sulla base delle informazioni fornite, i lavoratori e i loro rappresentanti, gli ispettorati del lavoro e gli organismi per la parit� hanno il diritto di chiedere al datore di lavoro chiarimenti e dettagli in merito a dette informazioni, comprese spiegazioni su eventuali disparit� retributive di genere. Il datore di lavoro � tenuto a rispondere a tali richieste entro un termine ragionevole fornendo una risposta motivata.


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