Data: 15/04/2022 07:30:00 - Autore: Gabriella Lax

Comunicazione commisurata al contesto

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La guerra prima ancora che con le armi si gioca con le parole. Dagli Osservatori sulla giustizia civile arrivano le linee guida (in allegato) per un linguaggio non ostile dentro e fuori il processo. Un vademecum indirizzato a magistrati e avvocati per un contenzioso "sostenibile", ispirato al manifesto della comunicazione non ostile dell'Associazione Parole O Stili. Virtuale � reale. In rete vanno le espressioni come se si fosse in presenza. La comunicazione commisurata al contesto e ai destinatari, nel rispetto delle regole deontologiche.

Comunicazione pertinente

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Inoltre, secondo il vademecum, la comunicazione � pertinente, chiara, sintetica e non retorica. E sono proprio le parole a dare forma al pensiero poich� ogni parola influisce sull'andamento e sul risultato del dialogo per questo � necessario scegliere con cura le parole per esprimere in modo trasparente ed efficace il pensiero evitando tecnicismi nutrici inutili.

La condivisione come responsabilit�

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Ancora il documento, indirizzato a giudici e avvocati, ribadisce che �le parole hanno conseguenze: bisogna essere consapevoli che ogni parola detta o scritta avr� delle conseguenze, potrebbe creare sofferenza, generare false aspettative, esasperare il conflitto�.

Il confronto deve dunque essere per tutti un momento di crescita che va cercato �anche con figure professionale diverso dalla mia. Come giudice contribuisco alla accessibilit� della giurisprudenza del mio ufficio e condivido provvedimenti e documenti con i colleghi. Come avvocato offrimi aiuto i colleghi pi� giovani e dedico tempo alla loro formazione. In quello che dico e scrivo o non utilizzo toni ironici, svalutanti o moralistici. Come giudice sorveglio ogni possibile pregiudizio inconscio, come avvocato contesto le tesi altrui senza deridere o aggredire � infine - non utilizzo parole offensive, toni sarcastici, argomentazioni che screditano le parti, i loro difensori, la controparte o il giudice. Come il giudice richiamo le parti o i difensori al rispetto della controparte�.


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