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Data: 22/04/2022 16:30:00 - Autore: Gabriella Lax
Violenza sulle donne, Leone: «Urge una formazione specifica»[Torna su]
La Commissione di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere ha approvato il 20 aprile la relazione (in allegato) sul tema della vittimizzazione secondaria delle donne che subiscono violenza e dei loro figli nei procedimenti che disciplinano l'affidamento e la responsabilità genitoriale. «Un documento importante prodotto da un organismo d'inchiesta che da ormai 4 anni svolge un lavoro scrupoloso e approfondito su un fenomeno che sta letteralmente devastando la nostra società» afferma la senatrice M5S Cinzia Leone, vice presidente della commissione Femminidicio. «Abbiamo esaminato - aggiunge - 40 casi e 1500 fascicoli di tribunali ordinari e tribunali dei minori. I dati che emergono mettono in evidenza la necessità di rafforzare, nell'ambito dei procedimenti, una competenza specialistica che consenta di riconoscere in modo tempestivo la violenza domestica, anche nel corso dei processi penali. Serve un maggior coordinamento tra l'ambito civile e quello penale, inoltre abbiamo rilevato una costante assenza di scambio di informazioni tra i tribunali ordinari e quelli per i minorenni. Purtroppo i giudici, in assenza di consenso tra le parti, adottano provvedimenti standardizzati in presenza di condotte violente. Si tratta di uno scenario preoccupante che colpisce soprattutto le donne e i bambini. La vittimizzazione secondaria è un'ulteriore sofferenza inflitta alle donne vittime, che vengono di fatto private dalla parola e umiliate, dal momento che la violenza subita viene mitigata nella sua entità e messa in relazione ai comportamenti della vittima stessa, che diventa così corresponsabile della violenza».
Formazione specialistica in materia di violenza domestica e assistita[Torna su]
Come già evidenziato nei precedenti Documenti approvati dalla Commissione, appare «fondamentale incrementare la formazione di tutti gli operatori sul tema della violenza domestica. A tal fine, anche alla luce della criticità sopra esposta, occorre prevedere: - specializzazione obbligatoria di tutti gli attori istituzionali coinvolti (forze dell'ordine, magistrati, avvocati, consulenti, operatori dei servizi sociali) con corsi di formazione obbligatoria sugli indici di riconoscimento della violenza domestica e sulla normativa nazionale e sovranazionale in materia; - formazione di liste di operatori e professionisti specializzati, in ogni settore, sul tema della violenza domestica, cui attingere in presenza di allegazioni di violenza; - percorsi di formazione condivisa tra magistratura (inquirente e giudicante; ordinaria e minorile), forze dell'ordine, avvocatura, servizi sociali, servizi sanitari, centri e associazioni anti violenza, anche per la diffusione di conoscenze condivise per l'individuazione degli indici di violenza domestica».
Vittimizzazione secondaria delle madri vittime di violenza[Torna su]
La vittimizzazione secondaria delle madri vittime di violenza è sempre più al centro al dibattito sociale e politico. «Rispetto al 2017, anno di iscrizione a ruolo dei procedimenti oggetto delle indagini campionarie – afferma la relazione - emergono indici che fanno rilevare come stia emergendo una più spiccata attenzione verso la repressione della violenza domestica ed una sempre maggiore considerazione per il tema della vittimizzazione secondaria. Alcuni uffici giudiziari hanno attivato buone prassi redigendo protocolli per lo scambio delle informazioni, e per la trasmissione dei provvedimenti, attivando modalità di trattazione dei procedimenti con allegazioni di violenza che garantiscano maggiormente le vittime (corsie preferenziali con tempi di fissazione della prima udienza più rapidi, cautele per evitare forme di vittimizzazione secondaria nel corso delle udienze, anche con ricorso a udienza in collegamento da remoto, espresso riferimento all'articolo 31 della Convenzione di Istanbul nei provvedimenti di affidamento dei figli minori)». Nella legge 26 novembre 2021, n. 206, recante "Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata" l'articolo 1, comma 23, lett. b) determina specifici principi di delega per contrastare la vittimizzazione secondaria. |
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