Data: 31/05/2022 17:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Stop agli automatismi per il cognome ai figli

Stop agli automatismi per il cognome ai figli

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Addio agli automatismi sul cognome da dare ai figli. La Corte costituzionale, come anticipato con il comunicato del 27 aprile scorso e come risulta dalla motivazioni della sentenza n. 131 del 31 maggio 2022 (sotto allegata), dopo aver esaminato le questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell'ordinamento italiano, l'attribuzione del cognome ai figli, ha dichiarando illegittime le disposizioni che attribuiscono automaticamente il cognome del padre. In particolare, la Corte si è pronunciata sulla norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.

Uguaglianza e pari dignità uomo donna

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Delle norme portate all'attenzione della Consulta, ossia gli articoli 237, 262, 299 del Codice Civile, art. 72 comma 1 RD n. 1238 /1939, articoli 33 e 34 DPR n. 396/2000, nei giudizi promossi da diversi organi giudicanti, sono stati dichiarati illegittimi per contrasto con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo:
  • l'art. 262 comma 1 c.c. nella parte in cui prevede, in caso di riconoscimento contestuale da parte di entrambi i genitori che il figlio assume il cognome del padre, anziché prevedere che lo stesso assuma i cognomi di entrambi nell'ordine dagli stessi concordato;
  • e in via consequenziale gli ulteriori articoli specificati nella sentenza che riguardano l'attribuzione del cognome al figlio nato nel matrimonio e per quello che viene adottato.

L'automatismo lede l'identità del figlio

E' stata ritenuta "discriminatoria e lesiva dell'identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre".
Nel solco del principio di eguaglianza e nell'interesse del figlio, entrambi i genitori, infatti, per il giudice delle leggi, devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell'identità personale.
Pertanto, la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell'ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due.
In mancanza di accordo sull'ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l'intervento del giudice in conformità con quanto dispone l'ordinamento giuridico.
La Corte ha, dunque, dichiarato l'illegittimità costituzionale di tutte le norme che prevedono l'automatica attribuzione del cognome del padre, con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi.

Al Legislatore risolvere le lacune create dalla modifica

La Corte Costituzionale, nella motivazione, auspica un intervento urgente del legislatore, per evitare che l'attribuzione del doppio cognome dia origine a effetti moltiplicatori nel succedersi delle generazioni.
La Consulta inoltre rimette alla valutazione del legislatore "l'interesse del figlio a non vedersi attribuito - con il sacrificio che attiene anch'esso alla sua identità familiare - un cognome diverso rispetto a quello di fratelli e sorelle" suggerendo, come possibile soluzione, che la scelta del cognome del primo figlio sia vincolante per quelli successivi.
La sentenza, come precisato dalla stessa Consulta, sarà applicabile dal giorno successivo alla sua pubblicazione sulla GU in tutti qui casi in cui i genitori non abbiano ancora provveduto ad attribuire il cognome al figlio.
Ancora una volta, è la Corte Costituzionale a precedere il legislatore, segnando la strada sulla quale ora il Parlamento dovrà muoversi, regolando tutti gli aspetti connessi alla decisione presa.
I disegni di legge, ad oggi all'esame del legislatore, sono diversi (leggi anche Legge sul doppio cognome ai figli: cosa prevede). Ora sugli stessi pesa il vincolo del verdetto della Consulta che dice addio all'automatismo al cognome paterno.

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