Data: 05/05/2022 10:00:00 - Autore: Gabriella Lax

Accise, le novità del decreto Aiuti

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Dal Consiglio dei ministri arriva il disco verde al decreto coi nuovi aiuti a famiglie e imprese per contrastare gli effetti dell'aumento dei prezzi per la guerra in Ucraina e la crisi energetica: misure per altri 14 miliardi che si aggiungono ai 15,5 dei provvedimenti precedenti. Tra i provvedimenti la proroga del taglio delle accise sui carburanti. Il premier annuncia anche l'avvento di un piano per l'indipendenza dal gas russo.

Accise carburanti, le misure dal 3 maggio all'8 luglio

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Considerando il perdurare del caro prezzi, il governo ha stabilito che dal 3 maggio all'8 luglio le aliquote delle accise sono rideterminate: 478,40 euro per mille litri per la benzina, per olii da gas o gasolio usato come carburante 367,40 euro per mille litro, per il gpl usato come carburante 182,61 euro per mille chilogrammi e per il gas naturale, usato per autotrazione, l'esecutivo ha deciso di azzerare le accise per metro cubo. Per lo stesso periodo di tempo, l'aliquota Iva per il gas naturale usato per autotrazione sarà del 5%.

Controlli sulla riduzione delle accise da parte del Garante

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Per arginare il rischio di manovre speculative derivanti dalla diminuzione delle aliquote di accisa, viene inoltre chiesto al Garante per la sorveglianza dei prezzi il compito di monitorare l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, dei suddetti prodotti energetici praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale, avvalendosi anche del supporto di ministeri, enti e organismi competenti.

Infine, gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati alle accise e gli esercenti impianti di carburanti trasmettano, entro il 15 luglio 2022, all'Ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e monopoli i dati relativi ai quantitativi dei prodotti usati come carburante, giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data dell'8 luglio 2022. La mancata comunicazione o l'invio della stessa con dati incompleti o non veritieri comporta l'applicazione della sanzione amministrativa da 500 euro a 3.000 euro.

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