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Data: 06/06/2022 13:00:00 - Autore: Maria Luisa Missiaggia
Cognome dei figli: cosa prevede la legge[Torna su] Fino ad oggi, la legge prevedeva che alla nascita al bambino venisse attribuito automaticamente il cognome del papà, anche se a seguito sentenza della Corte Costituzionale n. 286 del 2016, i genitori, di comune accordo, al momento della nascita, possono trasmettere ai figli, anche il cognome materno. Tuttavia, nel momento successivo alla nascita, ossia quando il bambino ha già assunto solo il cognome paterno, la procedura per aggiungere il cognome materno (sempre con il consenso del padre), era quella di rivolgersi agli uffici dello Stato civile del comune di residenza per ottenere tutte le informazioni per l'avviamento della pratica e successivamente inviare la domanda con la documentazione alla Prefettura. La procedura[Torna su] La domanda da trasmettere a mezzo posta, si doveva presentare su un apposito modulo allegando il pagamento della marca da bollo e la fotocopia dei documenti dei genitori richiedenti e del minore beneficiario. La pratica si presentava semplice, ma i tempi di attesa erano piuttosto lunghi, poiché il Prefetto, dopo aver assunto tutte le informazioni ritenute necessarie, emetteva un provvedimento con il quale il richiedente veniva autorizzato ad affiggere per 30 giorni consecutivi sia all'albo pretorio del Comune di nascita che del Comune di residenza attuale, un avviso contenente un estratto della domanda. Successivamente al termine dei 30 giorni senza opposizione, il provvedimento diveniva definitivo e in caso di esito favorevole doveva essere trascritto ed annotato a cura del richiedente nei registri dello Stato Civile. È chiaro che in seguito si doveva tempestivamente procedere alla rettifica di tutti i documenti di identità, informare la ASL, i medici di base, la scuola, ecc. Si specifica che la procedura di cui sopra valeva anche per i maggiorenni che desiderano aggiungere al proprio anche il cognome della madre. Viceversa, per le coppie unite in matrimonio era vietato attribuire il solo cognome della mamma anche se i genitori fossero stati di comune accordo, tale risultato si sarebbe potuto raggiungere unicamente con ricorso al giudice competente. Solo per le coppie di fatto, l'art. 262 c.c. stabilisce che viene attribuito il cognome del genitore che riconosce per primo il figlio, quindi, anche quello della madre. Mentre se il riconoscimento fosse fatto da entrambi avrebbe assunto quello del padre. La sentenza della Corte Costituzionale[Torna su] Per i giudici della Corte Costituzionale la normativa vigente sin oggi è in contrasto con gli articoli 2, 3 e 117 della Costituzione ed anche ai principi enunciati dalla Convenzione Europea per i diritti umani, poiché tutti e due i genitori devono condividere una scelta fondamentale sull'identità personale, come quella del cognome. La Corte Costituzionale con la recentissima sentenza del 27 aprile us, ha dichiarato discriminatoria e lesiva della identità dei figli la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre al nascituro. Come funzionerà dopo la sentenza della Corte Costituzionale?[Torna su] Dopo questa sentenza, e successivamente all'intervento del legislatore, la regola sarà che il figlio, in mancanza di un accordo, assumerà automaticamente il cognome di entrambi i genitori nell'ordine prescelto dagli stessi. Tuttavia, se i genitori lo desiderano, alla nascita potranno attribuire soltanto il cognome di uno dei due. Inoltre, posto che tutte le sentenze della Corte Costituzionale hanno valore retroattivo i figli che oggi portano solo il cognome del papà potranno assumente per legge il cognome della mamma. Il doppio cognome non potrà attribuirsi in automatico, bensì mediante una procedura che verrà resa nota a breve dalle disposizioni di attuazione alle nuove leggi. La norma che imponeva automaticamente il solo cognome del padre dopo questa sentenza è illegittima e pertanto è come se non fosse mai esistita. Per adesso ancora non è nota la modalità di attribuzione del cognome ai figli di genitori che, dopo questa sentenza avranno il doppio cognome, ma è verosimile pensare che anche il nostro legislatore seguendo le orme degli altri Paesi Europei, farà cadere il cognome apposto per secondo.
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