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Data: 31/07/2022 15:00:00 - Autore: Lorenzo Giovarelli
Sicurezza pubblica e competenza esclusiva statale[Torna su]
Oggi da pi� parti sorgono legittimi dubbi circa l'esatta configurazione in capo al solo Stato dei poteri relativi alla sicurezza pubblica: parrebbe messa in discussione la stessa competenza esclusiva statale. Inoltre anche una corretta contestualizzazione storica aiuta per certo a comprendere come tali ambiti di attivit�, in tempi passati sicuramente potenzialmente lesive dell'ordine pubblico (soprattutto in periodi della nostra recente storia dove questo, come si � visto, ha assunto connotazioni di particolare ampiezza, per invasivit� e materie contemplate), oggi hanno perduto il loro potenziale lesivo, quantomeno di quella porzione ristretta di ordine pubblico (o di quella definizione di questo "ristretta") alla tutela della quale � volta l'attivit� preventiva della polizia di sicurezza. La sicurezza urbana[Torna su]
Diviene dunque necessario dedicare attenzione ad un concetto, sempre pi� presente nel dibattito in tema di sicurezza: la sicurezza urbana. Esso si identifica come la sicurezza percepita dal cittadino, "epidermica", che coincide con quel dato minimo di percezione di tranquillit� da parte del consociato nella esplicazione della propria vita (quotidiana, di relazione, partecipativa e via enumerando) nel luogo in cui questa si svolge, ovvero la dimensione "urbana. Fondamentale, in materia, � stata l'entrata in vigore del D.L. 92/2008, altres� denominato "pacchetto sicurezza", che ha introdotto nell'ordinamento una serie di disposizioni, che lambiscono aspetti tra i pi� disparati, tutti per� volti ad incrementare e a dare sviluppo ad una pi� concreta azione amministrativa (di sicurezza appunto), nel perseguimento di una ideale sicurezza urbana. Alla luce di tale pacchetto di norme si pu� preliminarmente definire la sicurezza urbana come quella parte della sicurezza pubblica diretta a prevenire fenomeni di illegalit� concentrati in una dimensione urbana, locale, e quindi essi riguardano la sicurezza della citt�, l'ordinata convivenza e la qualit�, in conseguenza, della vita locale, con immediato riflesso sulla percezione da parte del cittadino di vivere in un ambiente, sotto vari profili, sicuro. La sicurezza urbana, pur occupandosi di un piano locale, territorialmente ben definito, altro non rappresenta se non una dimensione ristretta della sicurezza pubblica, tanto da essere stata definita una "sicurezza pubblica minore". In buona sostanza, le norme in materia di sicurezza urbana altro non rappresentano che una forma di decentramento amministrativo mantenuto, per�, ben saldo nell'orbita statale. La giurisprudenza costituzionale[Torna su]
In questo senso basti ricordare come la giurisprudenza costituzionale abbia subito provveduto a fugare ogni dubbio in tema di una eventuale traslazione di competenze dallo Stato ai livelli territoriali; in particolare con la pronuncia n. 196 del 2009 la Corte ha stabilito come la sicurezza urbana faccia parte della sicurezza pubblica sulla base di tre argomentazioni principali:
Il decreto Minniti[Torna su] Il ruolo del Sindaco, ampliato dalla normativa in tema di sicurezza urbana, non � per questo snaturato e non sono dunque minate le competenze esclusive statali in tema di sicurezza pubblica, in quanto il medesimo agisce quale Ufficiale di Governo e non quale organo di vertice della comunit� locale. Ulteriore tassello che � sopraggiunto, in tema di sicurezza urbana, � stato il D.L. n. 42/2017, recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle citt�", altres� denominato "Decreto Minniti".
Il testo normativo fornisce una definizione espressa di sicurezza urbana, intesa come "il bene pubblico che afferisce alla vivibilit� ed al decoro delle citt�, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati, l'eliminazione dei fattori di marginalit� ed esclusione sociale, la prevenzione della criminalit�, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura rispetto alla legalit� e l'affermazione di pi� elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile�". Ancora, successivi interventi legislativi, hanno ampliato ulteriormente le nuove attribuzioni del Sindaco in materia, segnatamente avuto riguardo allo strumento giuridico del c.d. "Daspo Urbano". Ad ogni modo, la competenza statale, � il caso di specificarlo, si riferisce unicamente ai poteri legislativi; la riforma del Titolo V della Costituzione, difatti, ha affermato, con la riscrittura dell'art. 118 Cost., il principio di sussidiariet�, cos� che non emergono profili di incostituzionalit� laddove avvenga attribuzione di funzioni amministrative in tema di pubblica sicurezza alle autonomie locali; tuttavia si riscontra, stante il costante richiamo nelle disposizioni legislative in tema di sicurezza urbana al Sindaco quale Ufficiale di Governo soltanto, una certa ritrosia del legislatore ad avvalersi di tale facolt� di "delega"; � il caso di dirlo, con tutto vantaggio della chiarezza delle attribuzioni, ma forse a scapito di una potenziale efficacia di una delega di competenze in materia agli enti locali, che, pi� prossimi al cittadino (anche soltanto in senso materiale), potrebbero soddisfare in maniera pi� efficiente ed efficace il bisogno di sicurezza, e dare risposte pi� incisive alla collettivit�. Dott. Lorenzo Giovarelli |
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