Data: 18/11/2022 07:00:00 - Autore: Annamaria Villafrate

Compenso avvocato per la difesa di più parti

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Se più parti con la stessa posizione processuale vengono difese dallo stesso avvocato, a questi è dovuto un unico compenso, se le questioni da trattare sono le stesse e non richiedono la soluzione di questioni particolari. Questo il principio sancito dalla Cassazione n. 33404/2022 (sotto allegata).

La vicenda processuale

Due soggetti agiscono in giudizio per chiedere i danni derivanti, a loro dire, da un vero e proprio abuso del processo da parte di due avvocati. Questi avrebbero presentato nei loro confronti tutta una serie di denunce e querele poi archiviate. I convenuti propongono domanda riconvenzionale, ma il Tribunale rigetta tutte le richieste degli attori e dei convenuti.

La Corte di appello chiarisce che il caso si caratterizza per l'elevata conflittualità tra clienti e avvocati, che si sono combattuti a suon di esposti e querele, che da parte degli avvocati hanno avuto solo un ruolo difensivo, visto che gli appellanti continuano a sostenere con pervicacia il pagamento delle spettanze ai professionisti.

Compenso unico per il dm 55/2014

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La decisione della Corte viene quindi appellata dai soccombenti, che tra i tanti motivi del ricorso preme in questa sede rilevare quello con cui hanno dedotto la violazione delle regole sulla liquidazione delle spese.

Gli appellanti sostengono che la Corte li abbia ingiustamente condannati a pagare le spese legali in violazione dell'art. 4 del dm n. 55/2014.

Questa norma dispone infatti che quando un avvocato assiste soggetti con le stessa posizione processuale il compenso è unico, salvo l'aumento, per ogni soggetto in più rispetto al primo, del 20%.

Se poi la prestazione non comparta analisi di distinte questioni allora il compenso per un solo soggetto è in genere ridotto di 1/3.

Un solo compenso all'avvocato che difende posizioni identiche

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La Cassazione rileva come in effetti nel caso di specie gli eredi di una parte processuale abbiano fatto valere la stessa posizione processuale per cui all'avvocato spetta un solo compenso senza aumento del 20%, ma con la diminuzione del 30% perché le difese singole non hanno richiesto la soluzione di questioni particolari.

Fondato quindi il motivo sollevato, in relazione al quale deve trovare applicazione il seguente principio "in caso di difesa di più parti aventi la medesima posizione processuale e rappresentate dallo stesso avvocato è dovuto un compenso unico legale, in quanto la ratio della disposizione di cui all'art. 8, comma 1, D.M. n. 55 del 2014, è quella di fare carico al soccombente solo delle spese nella misura della più concentrata attività difensiva quanto a numero di avvocati; perciò la decisione che abbia liquidato un plurimo integrale compenso in presenza di più parti aventi identica posizione processuale e costituite con lo stesso avvocato incorre nella denunciata violazione di legge (Cass. n. 1650 del 19/01/2022)."


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