Data: 10/01/2023 09:00:00 - Autore: Alessandro Pagliuca

Post diffamatorio su Facebook

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Poniamo il caso che hai scoperto una notizia traumatizzante. Sei stato tradito, hai scoperto che qualcuno ha parlato male di te. Ovviamente crescono inconsciamente i sentimenti di rabbia e delusione e decidi di sfogare la tua frustrazione a mezzo social magari pubblicando un lungo post su Facebook dove offendi la reputazione di persone terze.
Dopo qualche tempo per� scopri che lo sfogo di quel momento ti ha messo nei guai, poich� sei stato querelato.
Come comportarsi in questo caso?

Diffamazione: di cosa si tratta?

Prima di procedere con l'eventuale difesa da un'accusa di diffamazione, chiariamo di cosa si tratta. Fondamentalmente se si offende la reputazione e l'onore di una persona assente nel momento in cui se ne parla si commette questo reato. Ovviamente affinch� ci� si configuri � necessaria la presenza di due o pi� o persone con la consapevolezza di ledere la reputazione di altri. Trattasi quindi di dolo generico in quanto la Corte di Cassazione ha stabilito che � sufficiente, come poc'anzi detto che ci siano consapevolezza e presenza di pi� soggetti in quel momento.

Come comportarsi in caso di accusa di diffamazione?

Prima di tutto va sottolineato che la pena in caso di condanna pu� arrivare fino ad un anno di reclusione o una multa fino a 1032,00 euro. Nel caso in cui vi sia contestazione anche dell'aggravante la reclusione � aumentata fino a tre anni, la multa invece non � inferiore ad euro 516,00.
Per difendersi da tale accusa, la prima cosa da fare � indubbiamente ammettere di aver sbagliato magari cancellando il post incriminato e porgendo le scuse alla persona offesa. In questo caso potrebbe accadere che la persona diffamata possa ritenersi soddisfatta e quindi procedere alla remissione di querela o evitare di sporgerla nel caso in cui ancora non l'avesse formalizzata.
Nel malaugurato caso in cui si giunga al processo, l'imputato dovr� dimostrare (a mezzo del suo avvocato) che o il post � stato scritto da persona diversa da lui; che quanto presente sui social in realt� non era lesivo della reputazione del querelante; esercizio del diritto di critica oppure che la querela sia stata sporta oltre il termine previsto.
Dott. Alessandro Pagliuca
Praticante Avvocato
alessandropagliuca12@gmail.com

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