Il d.lgs. n. 149/2022, la cd. Riforma Cartabia, ha apportato delle modifiche al rito davanti al Giudice di Pace, con il chiaro obiettivo di alleggerire il carico pendente innanzi al tribunale.
Le modiche apportate dalla Riforma Cartabia interessano:
- la competenza: è stata ampliata e il valore di riferimento è stato innalzato;
- la fase introduttiva: la domanda si propone nelle forme del nuovo procedimento semplificato di cognizione ex artt. 281-decies e ss. c.p.c., in quanto compatibili e pertanto con ricorso, dunque, e non più citazione a comparire a udienza fissa;
- la fase di trattazione: le novità apportate dalla riforma possono essere colte nell'eventualità in cui la conciliazione non riesca, e sia necessario dar corso alla trattazione e all'istruzione della causa;
- la fase decisoria: la norma riformata opera un integrale rinvio al modulo decisorio a seguito di trattazione orale davanti al tribunale in composizione monocratica.
Nel contenuto offerto da One LEGALE proponiamo:
- un'analisi generale del nuovo rito davanti al Giudice di Pace;
- un articolo commentato del codice di rito interessato dalle modifiche: art. 7 c.p.c. – Competenza del Giudice di Pace;
- tre articoli del codice di rito con il nuovo e il vecchio testo a confronto:
- Art. 316 c.p.c. - Forma della domanda;
- Art. 318 c.p.c. - Contenuto della domanda;
- Art. 319 c.p.c. - Costituzione delle parti.
Lo speciale Il nuovo rito davanti al Giudice di Pace: cosa cambia con la riforma Cartabia affronta aspetti importanti in tema di nuova competenza del Giudice tra i quali:
- profili costituzionali
- la competenza per le cause relative a beni mobili
- la competenza per le cause da risarcimento del danno prodotto dalla circolazione
- la competenza per materia in casi specifici
- la competenza sul giudizio di opposizione all'ordinanza ingiunzione