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Data: 10/05/2023 12:00:00 - Autore: RedazioneLinee guida CNF avvocati specialistiEmanate le linee guida dal Consiglio Nazionale Forense per i corsi di formazione degli avvocati specialisti, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 9 della legge professionale forense (l. n. 247/2012) che contempla la figura dell'avvocato specialista, ossia l'avvocato munito di un'approfondita preparazione su una specifica materia che è suo "diritto ottenere e indicare". La normativa primaria è stata attuata dal dm n. 144/2015 (recante disposizioni per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista), che ha previsto le varie specializzazioni forensi, modificato successivamente dal decreto del ministro della giustizia n. 163/2020. Il titolo, secondo le regole dettate dalla legge, si acquista "dopo un apposito percorso formativo o per comprovata esperienza professionale". Leggi anche Avvocati: come ci si specializza Le linee guida del CNF (sotto allegate) attengono alla prima ipotesi e, dunque, si occupano della predisposizione di appositi corsi di formazione a cura dei dipartimenti o delle strutture di raccordo degli ambiti di giurisprudenza delle università legalmente riconosciute, tramite corsi di alta formazione specialistica; nonché della necessità di convenzioni da stipulare, con il Consiglio nazionale e i consigli dell'ordine; della valutazione finale circa la sua idoneità ad aver legittimato l'acquisizione del titolo di specialista ed alla revocabilità di quest'ultimo. Il dm n. 163/2020, tuttavia, si legge nel documento del CNF, "non ha previsto un percorso formativo per le tre intere aree principali, non avendo contemplato un corso di specializzazione afferente a tutto il diritto civile, tutto il diritto penale o tutto il diritto amministrativo, ma prescrive una necessaria formazione di base e una formazione di indirizzo (art. 7, comma 12-bis, del Regolamento)". Per cui, all'interno dei tre macro-settori, civile, penale e amministrativo, sono stati previsti 36 corsi biennali specializzanti (su singoli indirizzi dei tre macro-settori oltre ai settori non suddivisi in indirizzi), che saranno organizzati dalle Università in collaborazione con il Cnf, i Consigli dell'Ordine e le associazioni specialistiche. Dal combinato disposto normativo, il CNF deduce che:
Le lezioni saranno "frontali" (ma anche "telematiche"); sono previste prove intermedie e una prova finale e la quota di iscrizione al corso sarà determinata dal comitato di gestione, d'intesa con il comitato scientifico in misura tale da «garantire esclusivamente l'integrale copertura delle spese di funzionamento e docenza nonché delle spese di organizzazione e gestione, ivi incluse quelle relative al comitato di gestione e al comitato scientifico».
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