L'emissione di assegni senza provvista ha rilevanza disciplinare, pur in assenza di una espressa e specifica previsione deontologica dell'illecito. E' quanto affermato dal Consiglio nazionale Forense nella sentenza n. 264/2022 pubblicata il 18 maggio 2023 sul sito del codice deontologico (sotto allegata).
"L'inadempimento derivante dall'emissione di assegni privi di copertura, pur avendo i caratteri di un illecito comune, �, tuttavia, da ricondurre nell'alveo disciplinare, pur in mancanza di una specifica previsione sanzionatoria, perch� -in virt� della c.d. tipicit� soltanto tendenziale dell'illecito deontologico- � comunque un comportamento idoneo, per modalit� e gravit�, a compromettere il rapporto di fiducia con il difensore per la stretta connessione con l'assolvimento dei propri doveri professionali" ha rilevato il CNF confermando la responsabilit� disciplinare di un avvocato sospeso dalla professione per tre mesi.
Tuttavia, tenendo conto della carriera forense e sociale dallo stesso tenuta nel corso della vita professionale, il Consiglio ha tramutato la sanzione comminata in quella della censura.