Data: 22/07/2007 - Autore: Roberto Cataldi
Dare del del "fascista" a qualcuno può risultare offensivo, ma non se tale "definizione" è rivolta a un uomo politico. Lo afferma la Corte di Cassazione precisando che in un contesto politico la porola può rilevarsi come una normale critica politica anche se espressa in toni aspri. Diverso il caso in cui la stessa definizione viene attribuita a un cittadino giacché in tal caso l'affermazione è diretta a descriverlo come un arrogante e un prevaricatore. La Corte ha così annullato la condanna precedentemente inflitta dai giudici di erito a un Consigliere Comunale che aveva dato del fascista al sindaco durante un consiglio comunale.
Nella parte motiva della sentenza la Corte spiega che una critica politica consente anche l'utilizzo di espressioni forti e suggestive. Secondo la Corte inoltre il termine fascista (in ambito politico) non fa che richiamare una ideologia che e' stata in passato propria di molti italiani.
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