Data: 04/10/2024 23:00:00 - Autore: Redazione



Ha aperto oggi i battenti a Reggio Calabria il congresso nazionale delle Unioni di Camere penali d'Italia. Una kermesse prestigiosa che riunisce al teatro Cilea circa un migliaio di operatori del diritto provenienti da tutto il BelPaese sino al prossimo 6 ottobre.
Ad avvio dei lavori, il saluto del sindaco metropolitano reggino, Giuseppe Falcomatà, che ha voluto preliminarmente ringraziare "il presidente nazionale, l'avvocato Francesco Petrelli, il presidente della Camera penale reggina, l'avvocato Foti, tutto il tavolo della presidenza e le autorità presenti".

"Consentitemi di fare i complimenti all'Unione delle Camere penali – ha aggiunto Falcomatà - per la straordinaria crescita che ha avuto questi anni, sul piano culturale, sociale soprattutto rispetto alla capacità di uscire da quell'isolamento in cui spesso cadono i temi della giustizia, relegati in un dibattito tra addetti ai lavori. Ad oggi sono diventati al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, con tematiche sulle quali si deve interessare tutto il Paese. Questo è avvenuto perché l'Unione delle Camere penali ha assunto una sua identità, riconoscibilità, ed è diventata agli occhi dell'opinione pubblica, voce riconosciuta, autorevole e credibile rispetto ai temi della giustizia e all'idea liberale del processo e del diritto penale" ha aggiunto Falcomatà.
Parlando delle conquiste ottenute in questi anni, il primo cittadino della città dello Stretto ha voluto soffermarsi sulla questione delle carceri, situazione che riguarda tutto il paese ma da vicino anche Reggio Calabria. "Se è vero come è vero che il nostro ordinamento prevede l'esecuzione della pena, come rieducazione del condannato ed il reinserimento della società, se è vero che l'applicazione concreta di questo principio, garantisce maggiore sicurezza a tutti, è altrettanto vero che è difficile parlare di della rieducazione del condannato se lo stesso si ritrova a scontare la sua pena all'interno di una cella predisposta per quattro persona, ma poi se ne ritrova 15, con tutti i problemi che ne conseguono".
"Per tutti questi motivi e per quelli che verranno trattati – ha auspicato Falcomatà - spero che Reggio Calabria possa rappresentare la spinta decisiva affinché queste tematiche vengano affrontate in maniera più diretta e soprattutto arrivino alla loro conclusione. Occorre essere consapevoli che è altrettanto vero che la politica deve mostrarsi molto più adeguata, sotto tutti i punti di vista, ad affrontare i temi della giustizia. Spesso ci perdiamo in discussioni nelle quali le persone vengono sostituite dai dettagli, e non è mai banale ricordare che dietro quei numeri - ha concluso - ci sono storie di vita, di dignità umana, di famiglie, di imprese, di persone che spesso vengono cancellate con semplice tratto di penna".

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