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Data: 27/10/2024 06:00:00 - Autore: Claudio Capozza Si è già affrontata la questione della natura degli Autovelox ed Etilometri, relativamente al fatto che è pacifico trattarsi di strumenti di misura, pertanto soggetti all'osservanza dei canoni della Metrologia legale in quanto destinati all'accertamento della velocità degli autoveicoli ed al tasso alcolemico dei conducenti: ovvero impiegati per scopi legali. Con l'emanazione della direttiva comunitaria 2004/22/CE del 31.03.2004 relativa agli Strumenti di Misura - meglio conosciuta come direttiva MID (Measuring Instruments Directive) -, recepita con D.Lgs. 02.02.2007, n. 22, in vigore dal 18.03.2007, poi novellata dalla direttiva 2014/32/UE del 26.02.2014, attuata a mezzo del D.Lgs. 19.05.201, n. 84, è stato introdotto nel vigente ordinamento, il principio dei "controlli metrologici legali", i controlli per motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell'ambiente, imposizione di tasse e diritti, tutela dei consumatori e lealtà delle transazioni commerciali, intesi a verificare che uno strumento di misura sia in grado di svolgere le funzioni cui è destinato (art.4, comma c) della direttiva MID. La notevole novazione introdotta dalla direttiva MID, non è pertanto incentrata sullo strumento di misura ex se, quanto alla sua specifica destinazione d'uso; essa è divisa in 2 Allegati: l'Allegato I che dispone i Requisiti essenziali degli strumenti di misura (dettagliati all'art.1 della MID) e quelli disposti per i 10 Allegati specifici. Essendo fuor di dubbio che, sia gli Autovelox che gli Etilometri sono strumenti e/o sistemi di misura finalizzati agli "scopi legali" declinati nella direttiva MID, in quanto destinati ai controlli per motivi di interesse pubblico, sicurezza pubblica, protezione dell'ambiente, sono pertanto soggetti all'osservanza dei vigenti canoni della Metrologia legale applicabili: tali scopi sono proprio quelli declinati nei Principi generali di cui all'art.1 del D.Lgs. 10.09.1992, n. 285, ovvero quelli del Codice della Strada, d'ora in poi indicato come (C.d.S.). Per definizione di ordinamento giuridico, non essendo tali categorie di strumenti contemplate in alcuno dei 10 allegati specifici della MID, essi dovranno essere approvati e legalizzati secondo i vigenti canoni metrologico legali della normativa interna nazionale. Al riguardo, lo stesso MIMIT fornisce una dettagliata e precisa procedura, ivi compreso il fac-simile di domanda di ammissione alla Verificazione metrica ed alla legalizzazione, da presentarsi ai sensi dei più volte citati artt. 6 e 7 del R.D. 226/1902: verrebbe così risolto tutto il "bailamme" esistente mediante la semplice applicazione di disposizioni normative e procedure già esistenti. Fatta tale doverosa precisazione, si può passare allo scottante tema relativo alla situazione in cui versano le apparecchiature impiegate per l'accertamento delle violazioni in tema di controllo della velocità degli automezzi su strada, attuato a mezzo dei c.d. Autovelox fissi o mobili, nonché al tasso alcolemico dei conducenti, oltre altri tipi di strumenti per il controllo del rispetto della semaforica, i c.d. Photored e controlli degli accessi ai tratti di strada sottoposti a particolari vincoli: c.d. accessi Z.T.L. Il testo integrale dell'approfondimento del Cav. Claudio Capozza è disponibile sotto allegato in pdf |
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