Data: 03/10/2007 - Autore: Cristina Matricardi
La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent.31158/2007) ha stabilito che integra fattispecie di reato (e in particolare di violenza privata), il fatto di costringere la propria moglie a vivere chiusa in casa, obbligandola a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita.
Con questa decisione la Corte ha confermato la condanna a un uomo che aveva costretto la propria compagna a vivere chiusa in casa controllata da una telecamera.
In particolare, osserva la Corte, l'uomo aveva constretto, in pi� occasione la moglie "a modificare le proprie abitudini di vita, rinunciando ad uscire a piedi e, comunque, a limitare le proprie uscite, a vivere chiusa a casa, controllando continuamente le immagini provenienti da una telecamera esterna appositamente installata, a richiedere la compagnia della madre nelle notti in cui il marito era impegnato in turni di lavoro notturni".
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