Data: 22/10/2007 - Autore: www.laprevidenza.it
L'art. 8, comma 1, della Legge delega n. 30/2003 dava al Governo l'�arduo� compito di adottare, �uno o pi� decreti legislativi per il riassetto della disciplina vigente sulle ispezioni in materia di previdenza sociale e di lavoro, nonch� per la definizione di un quadro regolatorio finalizzato alla prevenzione delle controversie individuali di lavoro, in sede conciliativa, ispirato a criteri di equit� ed efficienza�. La norma citata prevedeva, al comma 2, che la delega fosse esercitata nel rispetto di principi e criteri direttivi, fra cui la �definizione di un raccordo efficace fra la funzione di ispezione del lavoro e quella di conciliazione delle controversie individuali�. Alla base di una scelta del legislatore di tale portata, che inevitabilmente avrebbe implicato difficolt� oggettive, c'era sicuramente la necessit� di risolvere un'annosa questione inerente le controversie individuali del lavoro che gi� il legislatore aveva provato ad affrontare con la riforma del 1998. Tale riforma aveva, infatti, inserito nel nostro ordinamento il tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 410 c.p.c., favorendo cos� la soluzione extra-giudiziale delle vertenze, al fine di attenuare l'�ingolfamento� dei Tribunali. Tuttavia, a cinque anni dalla riforma, il suo insuccesso era palesemente davanti agli occhi di tutti gli operatori del settore: ad essere ingolfate adesso erano anche le Commissioni Provinciali di conciliazione.... (Pubblicato su Lavoro e Previdenza Oggi n. 5/2007) Approfondimento della Dott.ssa Rossella Schiavone, Funzionario del Ministero del Lavoro
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