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Data: 28/12/2007 - Autore: Roberto Cataldi Il divieto di sostare autoveicoli nelle aree destinate all'attraversomento pedonale non può subire deroghe neppure per gli invalidi in possesso del relativo contrassegno abilitante al parcheggio riservato. E' quanto chiarisce la Corte di Cassazione (sentenza n. 25388) evidenziando che in queste aree la sosta non è consentita essendo la violazione accompagnata dalla presunzione normativa di recare intralcio e pericolo alla circolazione. Sulle zone di attraversamento pedonale dunque è sempre vietata la sosta e la fermata così come gia in precedenza affermato dalla stessa Corte. La specifica configurazione dell'illecito, secondo i Giudici di Piazza Cavour, sussiste "anche quando lo spazio destinato a questo scopo sia stato solo parzialmente occupato ed anche quando non sia stato effettivamente cagionato un impedimento o un intralcio alla circolazione". Nella motivazione la Corte sottolinea che "anche coloro che utilizzano gli autoveicoli per il trasporto delle persone invalide (in possesso dello specifico contrassegno [...] ) nonostante alcune agevolazioni accordate a tale tipologia di utenza (sosta nelle zone vietate dalla specifica segnaletica, circolazione sosta nelle aree tutelate - Z.T.L. ed aree pedonali -, sosta senza limiti di tempo nelle aree destinate a sosta regolamentata, sosta nei parcheggi a pagamento senza corresponsione del rispettivo ticket, circolazione nelle corse preferenziali), devono rispettare divieti imposti [...] proprio per la presunzione accordata dal legislatore di intralcio e pericolo per la circolazione". La Corte non ha ritenuto valide le argomentazioni dell'opponente che aveva sostenuto di non aver trovato altro parcheggio e di aver posizionato il veicolo sull'attraversamento pedonale dovendosi recare presso un istituto di credito. Al contrario hanno rilevato che il Giudice di Pace aveva illegittimamente ed erroneamente ravvisato nel comportamento dell'opponente uno stato di necessità in base a prove e allegazioni non offerte ne idonee ai fini della configurabilità della esimente. |
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