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Data: 14/03/2008 - Autore: www.laprevidenza.it Una cittadina francese a più volte cercato di ottenere una adozione, le autorità francesi hanno però rifiutato la richiesta in considerazione del suo orientamento sessuale. Per tali motivi è ricorsa alla Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha ravvisato la violazione degli artt. 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione. Le autorità nazionali avevano basato la loro decisione su due motivi principali: la mancanza di un referente paterno nella famiglia della ricorrente e l'attitudine della compagna di quest'ultima. Secondo la Grande Camera della Corte, mentre era legittimo accertare l'attitudine dell'altro componente della famiglia indicata dalla ricorrente, in funzione dell'interesse del bambino, sull'altro aspetto aveva invece notevolmente influito.... Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, sentenza del 22.01.2008 - Cesira Cruciani |
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