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Data: 19/03/2008 - Autore: Cristina Matricardi Dal prossimo 30 aprile, quindi, tutti gli assegni saranno non trasferibili e potranno essere liberamente trasferibili sono su esplicita richiesta scritta del richiedente per importi inferiori a 5mila euro. In questi casi, a pena di nullità, ciascuna girata dovrà contenere il codice fiscale del girante. Per gli assegni bancari e postali di importi pari o superiori a 5mila euro, oltre al codice fiscale del girante, dovrà essere indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. L'Agenzia ha quindi chiarito che continuerà a essere applicata l'imposta sugli estratti conto, comprese le comunicazioni relative ai depositi di titoli, inviati dalle banche ai clienti e che per gli assegni bancari o postali in forma libera, le banche e le Poste italiane, già titolari dell'autorizzazione a pagare l'imposta in modo virtuale (articolo 15 del Dpr 642/72), potranno avvalersi di questa autorizzazione e delle stesse procedure per il versamento della nuova imposta di bollo. |
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