Data: 21/10/2008 01:00:00 - Autore: Luisa Foti
�E' necessaria un'illuminante politica di collaborazione con le associazioni rappresentative dei contribuenti per generare un'autentica cultura antievasione�. Lo ha affermato Vittorio Carlomagno di fronte ai dati sconcertanti sull'evasione fiscale in Italia. Si afferma cos� prima in tutta Europa, il nostro paese, con il pi� alto tasso di reddito imponibile non dichiarato. Con il 48 %, l'Italia primeggia nella lista dei paesi pi� scorretti con una percentuale che cresce del 3,3%. Al secondo posto, con il 41 %, la Bulgaria e a seguire Estonia, Slovacchia. Chiudono la lista Inghilterra, Belgio e Svezia che sarebbero invece i paesi pi� corretti. La Svezia con solo il 7%, si aggiudica il primato di paese pi� rispettoso delle leggi fiscali. Con l'indagine di Contribuenti.it, svolta attraverso i dati forniti dalla Polizia Tributaria dei Paesi appartenenti all'Unione Europea, � anche emerso che solo un cittadino su cinque conosce il motivo per cui si pagano le tasse, mentre gli altri quattro sarebbero poco fiduciosi verso le istituzioni e stanchi di pagare per servizi assistenziali costituzionalmente dovuti ma non garantiti dal welfare state, troppo burocratizzato. Ma all'interno del nostro territorio ci sono grandi differenze: � solo del 18,9% la percentuale dell'evasione fiscale nel nord-est. Il primato negativo va al sud, con il 35,5%. �Di fronte a un fenomeno cos� pervasivo - conclude Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it - servono strategie fiscali diverse. Bisogna puntare sulla tax compliance anzich� sui tradizionali strumenti di repressione.�
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