Data: 05/07/2019 10:00:00 - Autore: Redazione
di Redazione - Il diritto del lavoro è caratterizzato da una molteplicità di fonti, tra le quali rientrano anche i contratti collettivi di lavoro, di diverso livello.
Tale aspetto rappresenta una peculiarità della materia.

Le fonti di diritto del lavoro

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Volendo riassumere brevemente le fonti che caratterizzano il diritto del lavoro, le stesse coincidono con:
  • la Costituzione italiana
  • le fonti comunitarie
  • le fonti UE
  • la legge (codice civile e leggi speciali)
  • i contratti collettivi
  • i contratti individuali
  • gli usi e le prassi aziendali.

Il crescente ruolo del contratto collettivo

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In tale sistema, nel corso degli ultimi decenni il contratto collettivo ha assunto un ruolo via via crescente, andando a regolamentare degli aspetti cruciali della prestazione lavorativa.
Le leggi in materia di lavoro, infatti, si caratterizzano per essere sempre più "essenziali" e per rinviare alla contrattazione collettiva la regolamentazione di molteplici istituti.
Uno degli esempi più importanti di tale tendenza è rappresentata dall'orario di lavoro, la cui disciplina legislativa detta soltanto dei principi di carattere generale, ponendo dei confini ampi entro i quali è poi l'autonomia collettiva a muoversi liberamente.

Dal contratto nazionale al contratto individuale

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Non solo. La tendenza attuale è anche quella al decentramento della contrattazione, con un'importanza sempre maggiore della contrattazione collettiva aziendale (e in alcuni casi territoriale) a scapito di quella nazionale.
Molti aspetti della vita lavorativa, in sostanza, trovano la loro fonte di disciplina non nella contrattazione collettiva nazionale di categoria ma in quella aziendale, stipulata all'interno dei luoghi di lavoro e del tutto peculiare.
Con la conseguente frammentazione delle caratteristiche concrete del rapporto di lavoro subordinato.
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