Data: 29/10/2008 01:00:00 - Autore: Cristina Matricardi
La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 39888/2008) ha stabilito che nelle aziende, il datore di lavoro, in caso di infortuni sul lavoro, � soggetto a sanzioni penale se non ha vigilato in modo pressante sul dipendente e ci� anche se questo era soggetto al controllo di operai pi� esperti. Il datore di lavoro, infatti, secondo la Corte, deve vigilare affinch� tutti i lavoratori rispettino le norme antinfortunistiche. Gli Ermellini hanno osservato che "anche una diligente formazione ed informazione [�] non dispensa il datore di lavoro dagli obblighi di controllo e vigilanza affinch� il lavoratore, soprattutto se poco esperto perch� apprendista, non corra il rischio di eventi lesivi".
"Il datore di lavoro � prosegue la Corte � deve controllare che siano osservate le disposizioni di legge e a quelle, eventualmente in aggiunta, impartitegli; ne consegue che, nell'esercizio dell'attivit� lavorativa, in caso di infortunio del dipendente, la condotta del datore di lavoro che sia venuto meno ai doveri di formazione e informazione del lavoratore e che abbia omesso ogni forma di sorveglianza circa la pericolosa prassi operativa instauratasi, integra il reato di lesione colposa aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche. E' infatti il datore di lavoro che, quale responsabile della sicurezza del lavoro, deve operare un controllo continuo e pressante per imporre che i lavoratori rispettino la normativa e sfuggano alla tentazione, sempre presente, di sottrarvisi anche instaurando prassi di lavoro non corrette".
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