Data: 01/01/2009 09:00:00 - Autore: Luisa Foti
Un recente comunicato stampa del Governo, rende noto che il 22 dicembre 2008, è stato istituito, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri un “Tavolo tecnico per il coordinamento tra le amministrazioni in materia di benefici e provvidenze stabiliti dalla legge a favore delle vittime del dovere a causa delle azioni criminose e della criminalità organizzata, nonché ai loro familiari superstiti” presieduto dal Sottosegretario di Stato dott. Gianni Letta. Sede stabile di consultazione e coordinamento per i vari Ministeri come quello degli Affari Esteri, dell'Interno, della Giustizia, della Difesa, il tavolo tecnico sarà finalizzato a promuovere un piano normativo, amministrativo in riferimento alle problematiche segnalate dalle associazioni delle vittime, che saranno valutate - secondo quanto afferma il Sottosegretario Letta - “con la massima attenzione”. “Riceviamo questo atto con grande soddisfazione - si legge in una nota diffusa dall'Associazione Vittime del Dovere - come segno tangibile della volontà del governo di dare ascolto alle nostre istanze, definite legittime, dal comunicato stampa del governo.” “Nessuno più delle vittime del dovere ha dato a questa nazione. Il rispetto e la considerazione per il loro sacrificio e per le loro famiglie, devono essere per qualunque governo una priorità” ha dichiarato Emanuela Piantadosi, Presidente dell'Associazione che si batte per rendere onore e preservare la memoria dei rappresentanti delle forze dell'ordine e delle forze armate che hanno sacrificato la loro vita per la nazione. Secondo la normativa (l. 13 agosto 1980 n. 466, l.23 dicembre 2005 n. 266 art.1, commi 562 565 e del DPR 7 luglio 2006 n.243) le categorie definite di “vittime del dovere” sono tutti gli appartenenti alla Magistratura, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito Marina Militare, Aeronautica Militare, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Polizie Municipali, “deceduti o che abbiano riportato una lesione permanente in attività di servizio o nell'espletamento delle funzioni di istituto per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi nel contrasto ad ogni tipo di criminalità, nello svolgimento di servizi di ordine pubblico, nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari, in operazioni di soccorso, in attività di tutela della pubblica incolumità, a causa di azioni recate nei loro confronti in contesti di impiego internazionale non aventi, necessariamente, caratteristiche di ostilità. Sono equiparati ai soggetti di cui sopra, coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso, in occasione o a seguito di missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali od operative”.
Tutte le notizie