Data: 28/02/2009 10:57:00 - Autore: Luisa Foti
� stato approvato dal Consiglio dei Ministri il ddl delega sulla riforma dello sciopero nei trasporti. Tra i punti pi� importanti, la possibilit� di indire uno sciopero solo da parte delle organizzazioni sindacali che abbiano almeno il 50% della rappresentativit�. Per i sindacati con almeno il 20% di rappresentativit�, invece, scatter� l'obbligo di indire un referendum consultivo in cui ogni lavoratore dichiarer� la propria adesione: se verranno raccolte adesioni pari al 30% dei consensi, si potr� procedere allo sciopero, come previsto dall'art.1, comma 2 a). L'art.1 comma 2, c), si occupa, poi della previsione dello sciopero virtuale, �inteso come manifestazione di protesta con garanzia dello svolgimento della prestazione lavorativa�: questo istituto potrebbe essere reso obbligatorio per tutte quelle categorie e in caso di concreta impossibilit� di erogazione del servizio pubblico essenziale. Inoltre saranno oggetto di revisione �le regole sulla concomitanza di scioperi che incidano sullo stesso bacino d'utenza� (art.1 comma 2, e). Verranno poi predisposte delle procedure, secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 2, d) per un congruo anticipo della revoca dello sciopero �al fine di prevenire i pregiudizi causati dalla diffusione della notizia dello sciopero�. �Il problema � ha dichiarato il Ministro del Lavoro Sacconi nella conferenza stampa di presentazione del ddl delega - non e' mai venuto dalle grandi organizzazioni ma dalle organizzazioni minori che hanno contato sull'effetto annuncio�. Infine, il ddl delega, si occupa di potenziare il sistema sanzionatorio come precedentemente previsto dalla legge sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, prevedendo all'art.2, comma 1, b) una sanzione amministrativa, �ai lavoratori che si astengono dal lavoro in violazione delle norme di legge�, che va da un minimo di 500 a un massimo di 5000 euro, che verr� irrogata dalla Commissione per le relazioni di lavoro.
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