Data: 08/03/2009 09:00:00 - Autore: Cristina Matricardi
Il Consiglio dei Ministri, lo scorso 27 febbraio ha approvato la riforma del diritto di sciopero nel settore dei trasporti inerente per l'appunto la compatibilit� dell'esercizio di tale diritto con la salvaguardia dei diritti della persona e dell'impresa (diritti tutelati dalla Costituzione).
Il disegno di legge ha lo scopo di avviare un sistema di relazioni nel settore del lavoro basato su libert� e responsabilit� e i punti salienti del provvedimento sono la proclamazione dello sciopero e referendum preventivo, il sistema delle sanzioni, la possibilit� della revoca, lo sciopero virtuale, la riforma della Commissione di garanzia.
In buona sostanza, per proclamare lo sciopero nel settore del trasporto � necessario che le organizzazioni che lo indicono abbiano la rappresentanza di almeno la met� dei lavoratori e, in alternativa, � previsto che se le sigle rappresentano almeno il 20%, serve un referendum preventivo che ottenga almeno il 30% di consensi. La revoca degli scioperi, sempre nel settore dei trasporti, dovr� essere comunicata con congruo anticipo per evitare che il solo effetto annuncio possa portare disagi ai cittadini. Per quanto attiene invece lo sciopero virtuale, esso sar� disciplinato dalla contrattazione, potendo essere effettuato in varie modalit�, con o senza la trattenuta dal salario. Infine, in merito alle sanzioni amministrative � stato previsto che vi incorrono i lavoratori di qualunque categoria che bloccano strade, autostrade, porti, ostacolando la libera circolazione. La responsabilit� di comminare sanzioni passa dal datore di lavoro alla Commissione di garanzia e la riscossione viene affidata ad Equitalia.
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