Data: 18/03/2009 09:00:00 - Autore: Cristina Matricardi
La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 10789/2009) ha stabilito che commette reato chi fa fuoripista in una zona a rischio provocando una slavina che ferisce e/o uccide altri avventori. In particolare, la Corte ha precisato che �il giudice dovr� discernere quali siano quelle che costituiscono mere ipotesi, da quelle invece che si prospettano come probabili cause in quanto ancorate ad elementi di fatto emergenti dagli atti del processo� e che �una mera ipotesi che si appartenga al novero del solo astrattamente possibile non � idonea, di per s�, a togliere rilievo a fatti diversi storicamente accertati che esplicano i loro effetti non pi� nella sfera dell'astrattamente possibile, ma in quella del concretamente probabile. A fronte di una spiegazione causale del tutto logica, siccome scaturente e dedotta dalle risultanze di causa correttamente evidenziate e spiegabilmente ritenute, la prospettazione di una spiegazione causale alternativa e diversa, capace di inficiare o caducare quella conclusione, non pu� essere affidata solo ad una indicazione meramente possibilista, ma deve connotarsi di elementi di concreta possibilit�, di specifica possibilit�, essendo necessario, cio�, che quell'accadimento alternativo, ancorch� pur sempre prospettabile come possibile, divenga anche, nel caso concreto, hic et nunc, concretamente probabile, alla stregua, appunto, delle acquisizioni processuali�.
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