Data: 26/04/2009 09:00:00 - Autore: Cristina Matricardi
L'Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 13/E del 9 aprile scorso, ha fornito i punti strategici del cd. decalogo per lo sviluppo dell'attivit� di prevenzione e contrasto all'evasione del 2009. Nel provvedimento � stato dato il massimo impegno sul fronte dell'accertamento sintetico del reddito delle persone fisiche (anche grazie al controllo di cessioni di beni e prestazioni di servizi di lusso) nonch�, sul fronte del controllo, misure pi� efficaci per chi usufruisce di regimi fiscali agevolativi. E' stata inoltre prevista una stretta sulle compensazioni per crediti inesistenti e per le attivit� di tutoraggio per le imprese di grandi dimensioni. La circolare, che trova applicazione nell'ambito della riorganizzazione in atto (a livello centrale, regionale e locale), ha il duplice scopo di focalizzare distintamente l'azione di controllo sulle diverse macro-tipologie di contribuenti nonch� quella di adottare metodologie di intervento differenziate per ciascuna macro-tipologia, tenendo conto anche delle specifiche, relative alle realt� territoriali e settoriali.
La circolare tende dunque ad evidenziare il grande peso che riveste l'analisi e la valutazione del rischio di evasione e/o elusione relativa ad ogni macro-tipologia. Tale analisi verr� effettuata dalle nuove Direzioni Provinciali e dal loro lavoro dipender� l'efficacia dell'attivit� di controllo. L'obiettivo di questa attivit� � il recupero delle imposte evase e l'allargamento e un cambiamento dei comportamenti fiscalmente scorretti tali da determinare un allargamento del gettito spontaneo. Per quanto attiene le Direzioni Regionali, queste avranno il compito di controllare e monitorare, attraverso il c.d. tutoraggio, le aziende di grandi dimensioni. A questi uffici � inoltre preposto il compito di definire il quadro di riferimento per l'attivit� di analisi e controllo degli attuali uffici locali.
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