Data: 05/05/2009 09:00:00 - Autore: Cristina Matricardi
La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 18187/2009), confermando la sentenza di condanna del Giudice di secondo grado pronunciata nei confronti di un immigrato �reo' di aver ucciso sua moglie dopo una scenata di gelosia, ha stabilito che il movente della cd. gelosia morbosa non pu� essere considerato un'aggravante e ci� in quanto stato passionale e causa frequente di delitti anche gravissimi.
In particolare, secondo gli Ermellini, la gelosia non pu� essere considerata un'aggravante per futili motivi e ci� in quanto l'aggravante � prevista solo quando il delitto � causato da un cd. �stimolo esterno cos� lieve, banale e sproporzionato, rispetto alla gravit� del reato, da apparire per la generalit� delle persone, assolutamente insufficiente a provocare l'azione delittuosa, tanto da poter considerarsi pi� che una causa determinante l'evento un pretesto per dare sfogo all'impulso criminale'. Secondo la Corte, la gelosia non � tale da considerare una ragione inapprezzabile di pulsioni illecite.
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