Data: 25/05/2009 09:00:00 - Autore: Cristina Matricardi
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 11059/2009) ha stabilito che il patema d'animo e la sofferenza interna, possono essere provati per presunzioni e che, per la prova per inferenza induttiva, � sufficiente la rilevante possibilit� del determinarsi di un fatto in dipendenza del verificarsi dell'altro secondo criteri di regolarit� causale. Gli Ermellini, nel caso di specie, hanno infatti precisato che �(�) la sentenza � del tutto conforme a diritto dove afferma che il danno non patrimoniale consistente nel patema d'animo e nella sofferenza interna ben pu� essere provato per presunzioni e che la prova per inferenza induttiva non postula che il fatto ignoto da dimostrare sia l'unico riflesso possibile di un fatto noto, essendo sufficiente la rilevante probabilit� del determinarsi dell'uno in dipendenza del verificarsi dell'altro secondo criteri di regolarit� causale�.
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